Cividate, aggressione e rapina:
l'accusato resta in carcere

Resta in carcere il giovane marocchino che ha aggredito una donna sulla porta di casa, l'ha spinta a terra, presa a schiaffi e rapinata dell'iPhone e di un pacchetto di sigarette. L'immigrato era stato arrestato poco dopo il colpo.

Resta in carcere il giovane marocchino che ha aggredito una donna sulla porta di casa, l'ha spinta a terra, presa a schiaffi e rapinata dell'iPhone e di un pacchetto di sigarette.

L'immigrato era stato arrestato poco dopo il colpo: al processo per direttissima il giudice ha confermato la custodia in carcere. L'episodio era avvenuto nella serata di giovedì, a Cividate al Piano.

L'aggredita, che ha 54 anni, era stata medicata e dimessa con 7 giorni di prognosi. Il marocchino – A. M., 27 anni, residente a Cividate – è accusato di averla assalita sulla porta di casa, sorprendendola mentre rientrava nella propria abitazione.

Dopo averla spinta a terra e schiaffeggiata al volto, le aveva portato via iPhone e sigarette. Poi era scappato a piedi. La donna aveva subito dato l'allarme e i carabinieri della stazione di Romano si erano messi alla ricerca del rapinatore.

Il marocchino era stato notato e arrestato attorno all'1,30 della notte in via Ospedale, sempre a Cividate. In tasca i militari gli hanno trovato l'iPhone e il pacchetto di sigarette della vittima, che sono stati restituiti alla donna.

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