Il crollo di via San Tomaso:
«Il cantiere si può riaprire»

Il perito nominato dal Tribunale ha dato il nulla osta alla riapertura del cantiere dell'ex Collegio Baroni, l'edificio di via san Tomaso adiacente a quello in cui quasi quattro settimane fa si è verificato il crollo del soffitto che ha lasciato 8 condomini senza casa.

Il perito nominato dal Tribunale ha dato il nulla osta alla riapertura del cantiere dell'ex Collegio Baroni, l'edificio di via san Tomaso adiacente a quello in cui quasi quattro settimane fa si è verificato il crollo del soffitto di un garage, che ha lasciato 8 condomini senza casa, dichiarata inagibile.

La decisione finale dovrà essere presa dal magistrato, ma alla ripresa dei lavori all'ex collegio - per conto dell'Università di Bergamo - è legata a doppio filo anche la sistemazione dello stabile al civico 38 di via San Tomaso, quello in cui si è registrato il crollo il 17 dicembre.

Il via libera da parte del perito è arrivato nel corso di un incontro che si è tenuto martedì 10 gennaio: la ditta che sta eseguendo i lavori nell'ex collegio si è anche detta disponibile a provvedere alla sistemazione del muro portante di confine, che aveva ceduto causando il crollo del soffitto.

Ma siccome resta ancora da accertare se le cause del crollo siano da imputare ai lavori del cantiere dell'ex Baroni, o ad altro, la metà dei residenti dello stabile inagibile si è detta contraria a far eseguire i lavori di sistemazione in questo modo.

Anche perché la ditta, nel caso la magistratura dicesse che le cause del cedimento non sono imputabili ad azioni da commesse dall'impresa, potrebbe chiedere il pagamento delle opere ai residenti di via San Tomaso 38.

Insomma, anche se il magistrato dovesse confermare il via libera ai lavori dell'ex collegio, l'intervento nella palazzina danneggiata non sembrerebbero imminenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA