Il Pd scrive a El Pais:
«Bergamo non è la Lega”»

Il consigliere provinciale PD Matteo Rossi e i consiglieri comunali Elena Carnevali e Sergio Gandi hanno inviato al direttore di El Pais, Javier Moreno, una lettera di risposta all'articolo pubblicato nei giorni scorsi dal quotidiano spagnolo sul comizio tenuto da Bossi ad Albino.

Di seguito, la traduzione italiana del testo spedito:
«Egregio direttore, abbiamo letto l'articolo da voi pubblicato nei giorni scorsi dal titolo “La Liga Norte se radicalizza en la oposiciòn” nel quale avete riportato i contenuti del discorso che Umberto Bossi ha tenuto in un Comune del nostro territorio: dagli insulti contro il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alle invettive contro l'Europa condite di parole che rievocano la secessione e di espressioni volgari e propagandistiche. In questi anni il partito della Lega Nord non ci ha solo abituato a parole irricevibili, ma a quelle ha fatto seguire azioni di governo che non hanno migliorato il benessere dei cittadini né a livello statale né nei territori dove i dirigenti della Lega hanno avuto cariche di governo e ruoli di responsabilità. Pensiamo che di questo gli italiani, soprattutto al nord, se ne siano ormai accorti: troppe le promesse non mantenute, troppa l'ipocrisia di passare all'opposizione del nuovo governo Monti dopo aver portato l'Italia sull'orlo del baratro. Ma ciò che ci interessa provare a spiegare ai vostri numerosi lettori, non è solo questo. Vogliamo testimoniarvi che la nostra terra è un luogo di arte, bellezza, solidarietà, amicizia. E lo diciamo anche perché non vorremmo che oltre al danno ci venisse riservata anche la beffa di un'immagine internazionale negativa proprio nei mesi in cui si deciderà, tra diverse candidature, la “Capitale europea della cultura”, appuntamento per il quale la nostra città ha tutte le carte in regola per essere scelta. Vorremmo dirvi che siamo orgogliosi di sentirci parte di un territorio, quello del Comune di Bergamo e della provincia bergamasca, che è fatto di cittadini e di lavoratori sicuramente migliori di chi oggi li governa e lontani dagli stereotipi di razzismo ed egoismo che i dirigenti della Lega vogliono provare a cucirci addosso. Bergamo non è solo Lega, nel nostro Comune ad esempio non c'è mai stato un sindaco leghista, ma anche i bergamaschi sono molto più e molto meglio. Oltre ad essere terra di fascino, di arte, di scienza, Bergamo ha un popolo solidale e accogliente. Bergamo è una storia intrecciata a doppio filo con l'unità nazionale alla quale hanno contribuito numerosi giovani che presero parte alla “spedizione dei Mille” di Garibaldi. Per questo vi invitiamo a venire nella nostra città e a raccontare quello che veramente siamo, al di là del rumore di chi sa solo urlare e distruggere, e per vedere quello che siamo capaci di costruire in positivo, spesso in silenzio e senza clamore, come sanno fare i veri bergamaschi.
Hasta luego».

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