Yara, il pm Ruggeri si difende
E si profila una querela per Belotti

«Vado avanti con la mia iniziativa, inoltrerò la mia richiesta di revoca del pm incaricato per il caso Yara». Daniele Belotti è deciso a proseguire. E il pm Ruggeri intanto dà mandato all'avv. Bruni per una probabile querela a Belotti.

«Vado avanti con la mia iniziativa, la prossima settimana inoltrerò la mia richiesta di revoca del pm incaricato per il caso Yara». Il consigliere regionale Daniele Belotti è deciso a proseguire nel suo attacco al sostituto procuratore Letizia Ruggeri, colpevole – a suo avviso – di troppi errori nel coordinamento dell'inchiesta.

«Nonostante stia ricevendo molte adesioni alla mia petizione destinata a ministro della Giustizia, Csm, procuratore generale di Brescia e procuratore aggiunto di Bergamo, la presenterò solo a nome mio – precisa Belotti – per evitare di esporre coloro che avrebbero voluto firmarla ad eventuali conseguenze». Il magistrato, infatti, sta valutando l'opportunità di sporgere querela contro Belotti e ha già affidato l'incarico all'avvocato Roberto Bruni. Nel mirino del pm, in particolare, il passaggio in cui l'assessore regionale le attribuisce «un basso profilo tecnico e morale».

Nel frattempo Belotti conferma che, al suo indirizzo di posta elettronica, stanno arrivando diverse adesioni alla sua petizione: «Arrivano sottoscrizioni persino da parte di rappresentanti istituzionali di altre province o regioni, che hanno seguito il caso Yara attraverso i media, ma anche da semplici cittadini, che scrivono al mio indirizzo di posta elettronica. Insomma, pare che io sia in buona compagnia».

Secondo Belotti, che chiede la sostituzione del pm Ruggeri o, in alternativa, il suo affiancamento con un pm di «provata esperienza», il magistrato inquirente avrebbe commesso vari errori, a partire dalla vicenda del fermo e rilascio del marocchino Mohammed Fikri, passando per il dissequestro definito «affrettato» dell'area di Chignolo d'Isola dove fu trovato il cadavere, fino al rifiuto di mostrare alcuni atti alla parte offesa, che li aveva chiesti.

Il pm Ruggeri si era difesa definendo quelle di Belotti «parole a vanvera da parte di chi non conosce i fatti» e aveva precisato di essere lei stessa un «magistrato di provata esperienza», essendo la terza per anzianità in Procura.

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