La Finanza alla fiera delle capre:
i formaggi vanno... con lo scontrino

Un anno fa i controlli della Finanza erano stati archiviati senza far notizia. Ma allora non c'erano ancora stati i suv dei «nullatenenti» pizzicati a Cortina, nè gli scontrini allegri di Roma, o gli affari lievitati all'arrivo delle Fiamme gialle a Milano.

Un anno fa i controlli della Finanza erano stati archiviati senza far notizia. Ma allora non c'erano ancora stati i suv dei «nullatenenti» pizzicati a Cortina, nè gli scontrini allegri di Roma, o gli affari lievitati all'arrivo delle Fiamme gialle a Milano.

Stavolta pure le capre di Ardesio ci son finite in mezzo. Anche loro sotto il tallone del governo Monti, che sui monti dell'alta Val Seriana avrebbe allungato le lunghe mani inflessibili a caccia di furbetti, tra formagelle e salumi nostrani.

Alla Fiera delle capre e degli asinelli, una delle manifestazioni più attese e simpatiche dell'Alta Val Seriana, domenica mattina tra i circa 2.000 appassionati del genere s'è presentata una pattuglia della Gdf di Clusone: due agenti in borghese.

Hanno controllato gli acquisti di alcuni visitatori della fiera, si sono avvicinati ai banchetti degli ambulanti (una cinquantina), hanno verificato che ci fossero scontrini e ricevute, lo stesso hanno fatto fuori da alcuni esercizi commerciali aperti in paese per l'occasione.
 
«Se hanno fatto controlli – commenta laconico lo storico patron della fiera, Simone Bonetti, presidente della Pro loco di Ardesio –, hanno fatto il loro dovere. Ma ci risulta che non abbiano fatto multe».

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 6 febbraio

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