Blitz della Finanza: è polemica
sulle dichiarazioni di Pirovano

È polemica sulle dichiarzioni del presidente della Provincia, Ettore Pirovano, che, dopo il blitz della Finanza a Bergamo - su L'Eco di Bergamo - aveva commentato tra l'altro con un «i nostri commercianti hanno imparato da quelli del Sud». Commenta

È polemica sulle dichiarzioni del presidente della Provincia, Ettore Pirovano, che, dopo il blitz della Finanza a Bergamo aveva commentato - su L'Eco di Bergamo - con un «I nostri commercianti hanno imparato da quelli del Sud».

Pirovano, ricordando di «non aver mai avuto uno scontrino a Roma, dove ci sono soprattutto affitti in nero», aveva puntato l'indice in modo provocatorio contro i giri di vite applicati dal governo «per salvare l'Italia, ma qui al Nord non abbiamo alcun bisogno di essere salvati da nessuno».

E sull'ipotesi che le irregolarità riscontrate in Bergamasca nel corso dei controlli effettuati dalla Guardia di Finanza siano figlie della crisi, aveva lanciato la provocazione: «Credo che al Nord a volte la gente abbia anche il diritto morale, non dico legale, di mettere da parte qualche soldo, anziché continuare a pagare per gli altri».


LE POLEMICHE E LE DICHIARAZIONI

Le considerazioni di Matteo Rossi (consigliere provinciale Pd)
: «Il Paese sta cambiando in meglio, mentre la Lega rimane ancorata a slogan vecchi dei quali credo i cittadini ne abbiano la tasche piene. Stiamo faticosamente cercando di tornare ad essere un Paese normale, ed è abbastanza indecente che uomini delle Istituzioni, anziché aiutare in questo sforzo, strizzino l'occhio all'illegalità».

Il consigliere regionale Idv Gabriele Sola, di fronte non nasconde il proprio stupore: «Affermare che "il nord dovrebbe essere lasciato in pace" non mi pare il modo migliore per tutelare i cittadini onesti. A maggior ragione visto che quasi la metà dei controlli effettuati in città tra venerdì e sabato scorsi avrebbe rivelato la presenza di furbetti anche dalle nostre parti... L'evasione è un ostacolo alla convivenza civile e combatterla dovrebbe rappresentare una priorità, al di là delle latitudini e delle differenti colorazioni politiche».

«Pirovano – conclude il  consigliere Idv -, che non perde occasione per vellicare la pancia del proprio elettorato rivendicando la reale o presunta superiorità nordista, dovrebbe piuttosto plaudere ad un'operazione destinata a far sì che il rispetto delle regole venga sempre più vissuto come un dovere. A nord come a sud».


«Pirovano - scrive invece Matteo Oriani, consigliere provinciale de Il Popolo della Libertà - ha sbagliato nelle modalità di approccio al tema dell'evasione, tuttavia ha toccato un tema che dovrebbe essere invece valorizzato. Certo, chi evade va indubbiamente perseguito. Tuttavia non sono a favore della criminalizzazione di intere categorie né tantomeno di un sistema delatorio che mi ricorda più uno stato comunista che una democrazia di stampo liberale».

«La spettacolarizzazione dei controlli distorce e devia l'attenzione solo sull'obbligo di pagare le tasse (obbligo, lo ribadisco, doveroso), ma nulla si dice sulla tassazione che dovrebbe essere equa e alla quale dovrebbero corrispondere servizi efficienti e zero sprechi».

«Siamo tra gli Stati - conclude - con la maggior tassazione al mondo, tassazione a cui tuttavia non corrispondono servizi efficienti per una spesa storica che vede attualmente la maggior parte delle amministrazioni del centro-nord virtuose e la maggior parte del centro-sud sprecone. Per combattere l'evasione servono ricette liberali, non la mera repressione. Se oggi tutti i cittadini potessero scaricare dalla dichiarazione dei redditi ogni singolo scontrino (come avviene in altri Paesi) sarebbe interesse di tutti farsi emettere scontrini e ricevute per ogni spesa. Siamo invece in un paese dove le spese mediche sono detraibili al 19% quando l'Iva è al 21 e presto giungerà al 23%. Le tasse vanno pagate, ma la tassazione deve essere equa ed il cittadino deve essere incentivato e premiato se si comporta onestamente».


«Il presidente della Provincia di Bergamo Pirovano - interviene Francesco Macario, segretario provinciale Prc/Fds di Bergamo - non perde nessuna occasione per tacere. Infatti dopo il piano anti evasione messo in atto dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo, che ha riscontrato che il 47% degli esercenti controllati che non fanno lo scontrino, ha dato in escandescenze».

«Ovviamente Pirovano premette che "non voglio essere il tutore degli evasori” però….. “nelle regioni del Nord vengono a rompere le scatole” e arriva anche a minacciare che se no “qualcuno si spazientisce". Ora che il sistema contributivo, a fronte dei servizi forniti dallo Stato, sia iniquo non ci piove, ma va ricordato a Pirovano che la Lega ha governato in Italia 17 degli ultimi 20 anni e qualche responsabilità ce l'avrà pure».

«Inoltre molti piccoli commercianti effettivamente non ce la fanno più, ma è soprattutto colpa dei grandi centri commerciali aperti senza criterio. E la Lega governa da anni la regione, in particolare il settore urbanistica e territorio prima con Boni e ora con l'assessore Daniele Belotti, ed è la regione ad autorizzare le grandi strutture di vendita. Ovviamente su proposta dei comuni nella nostra provincia a maggioranza leghista o con la Lega in maggioranza. E quindi la Lega qualche responsabilità ce l'avrà pure».

«Inoltre se Pirovano dice che avendo già dato, visti “tutti i soldi già succhiati” il Nord non deve essere disturbato, incita di fatto e legittima l'evasione dei commercianti». «Peccato che l'evasione dei padroni, padroncini e commercianti ricada poi in tasse più salate per i lavoratori dipendenti a reddito fisso e per i pensionati, che la tassazione non hanno nessuna possibilità di eluderla, vista che viene applicata alla fonte. Infatti pare sfugga al Pirovano che anche i lavoratori a reddito fisso e i pensionati, cioè quelli che comunque pagano, abitano al nord (ma anche al sud). Insomma la verità è che nord o sud evadono i soliti e pagano i soliti, anche grazie all'appoggio politico della Lega e grazie alla legittimazione dell'evasione di fatto sul tipo delle dichiarazione odierne di Pirovano. Quindi anche qui la Lega qualche responsabilità ce l'avrà pure».

«Pirovano chiude affermando che “sappiamo bene che gli sprechi non sono lo scontrino non battuto per il lecca lecca ai bambini, gli sprechi non sono rappresentati da una Maserati”. Sulla Maserati, di colui che l'ha comprata evadendo le tasse, è meglio non commentare - conclude Macario - e se gli scontrini non battuti per i lecca lecca sono qualche milione... Insomma alla fine la Lega come Superciuk (lo pseudo supereroe dei fumetti che rubava ai poveri per dare ai ricchi) si schiera oggettivamente per motivi elettorali con chi è già ricco e può evadere, e di fatto contro gli interessi dei proletari (dei lavoratori a reddito fisso e pensionati), sarà bene che costoro se ne ricordino alla prossima tornata elettorale».

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