Galleria chiusa per 10 giorni 
è subito caos nell'alto Sebino

È la settimana di fuoco per la viabilità dell'alto Sebino: automobilisti e camionisti, per attraversare Lovere e Costa Volpino, da lunedì mattina arrivano a impiegare anche un'ora di tempo perché la galleria Lovere della statale 42 è chiusa per lavori urgenti.

È la settimana di fuoco per la viabilità dell'alto Sebino: automobilisti e camionisti, per attraversare Lovere e Costa Volpino, da lunedì mattina arrivano a impiegare anche un'ora di tempo perché la galleria Lovere della statale 42 è chiusa per lavori urgenti di messa in sicurezza.

«Qui le auto vanno avanti a passo d'uomo», spiega Michele Lorandi, comandante della polizia locale di Lovere, impegnato sulla piazza del porto insieme ai suoi agenti per cercare di snellire il traffico. Ma da snellire c'è ben poco: tutti i veicoli che da vent'anni usavano il tunnel per salire verso la Valle Camonica o scendere verso Bergamo, per dieci giorni devono tornare sul vecchio tracciato della statale 42, quello che dalla località Poltragno scende verso Lovere, attraversa il lungolago, passa da via Nazionale a Costa Volpino e supera Ponte Barcotto, arrivando al confine con Rogno per poi tornare sulla variante che raggiunge Capo di Ponte.

L'Anas ha deciso di chiudere 24 ore su 24 la galleria fino al 14 marzo perché al chilometro 61, tra la volta e la spalla a monte del tunnel, si è formata una crepa lunga più di 15 metri che crea più di qualche grattacapo agli amministratori locali.

«Il censimento del traffico del nostro comune – illustra Mauro Bonomelli, il sindaco di Costa Volpino – ha contato con le gallerie aperte ventimila veicoli al giorno su via Nazionale. Temo che con i tunnel chiusi il numero possa addirittura raddoppiare». A pesare sono soprattutto i camion. Per loro, in teoria, esiste solo un'alternativa: chi scende dalla Valle Camonica trova i cartelli che li dirigono verso Iseo e Brescia; chi sale da Bergamo invece incontra la deviazione ad Albano Sant'Alessandro.

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