Cromo nel cantiere di Treviolo
Apposti i sigilli, tre indagati

Operazione nella mattinata di mercoledì 21 marzo a Treviolo. Il Noe, Nucleo di Tutela ambientale dei Carabinieri con la Compagnia di Bergamo, ha sequestrato il cantiere del polo scolastico di Treviolo dove opera la ditta Locatelli.

Operazione nella mattinata di mercoledì 21 marzo a Treviolo. Il Noe, Nucleo di Tutela ambientale dei carabinieri con la Compagnia di Bergamo, ha sequestrato, su decreto della procura di Bergamo, il cantiere del polo scolastico di Treviolo dove opera la ditta Locatelli.

Il pm Carmen Pugliese sta coordinando un'indagine su un nuovo, presunto traffico illecito di rifiuti, in particolare - secondo le analisi del Noe - nel cantiere del polo scolastico di Treviolo sarebbero state riversate circa 45 tonnellate di scorie di fonderia, nelle quali sarebbero state trovate di tracce cromo esavalente.

Si tratta del quinto filone d'inchiesta che riguarda la ditta Locatelli di Grumello del Monte. Le altre quattro sono: traffico di rifiuti sotto la Brebemi (indaga l'Antimafia di Brescia), corruzione a Milano (tangente di 100 mila euro a Nicoli Cristiani), il parcheggio di via Fara e la presunta corruzione a Bergamo che vede indagato l'assessore Marcello Moro.

Gli indagati sono tre: l'amministratore unico della Locatelli, Andrea Fusco, il direttore dei lavori del cantiere, Flavio Todeschini, e l'amministratore unico della Ced (immobiliare committente dell'opera) Francesco Fiorini. L'ipotesi di reato per tutti è traffico di rifiuti. Pierluca Locatelli in questo ramo d'inchiesta non risulterebbe al momento indagato.

La società che ha gestito il progetto per la costruzione del Polo scolastico che sta sorgendo a Treviolo nell'area dove si trova la biblioteca comunale e le scuole medie, in via Papa Giovanni XXIII, è la Ced, mentre l'impresa costruttrice è la Locatelli.

L'Amministrazione comunale nella scorsa estate (tra giugno e luglio) si era attivata per capire se nel cantiere fosse tutto regolare. Già a gennaio l'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) era intervenuta nuovamente, effettuando altri rilievi ambientali.

Si tratta di un cantiere molto grosso e sul posto, durante il sequestro, era presente anche il sindaco di Treviolo Gianfranco Masper che ha seguito da sempre la vicenda.

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