Rompicapo Imu: niente cedole
I calcoli sono troppo complicati

Oltre a rappresentare una dura minaccia per il portafoglio dei cittadini, la fantomatica Imu inizia a creare preoccupazioni anche per le modalità di calcolo. La speranza dei più è di trovare l'entità della tassa su un bollettino. Ma non sarà così.

Oltre a rappresentare una dura minaccia per il portafoglio dei cittadini, la fantomatica Imu inizia a creare preoccupazioni anche per le modalità di calcolo. Addizioni e sottrazioni matematiche, percentuali relative alle varie aliquote a cui si dovrà aggiunge la rivalutazione delle rendite catastali già spaventano i cittadini che iniziano a chiedersi come fare a calcolare in modo corretto la cifra esatta. La speranza dei più è di trovare l'entità della tassa da pagare direttamente su un bollettino, come accadeva con la vecchia Ici.

«Il cittadino ora si ritrova nelle condizioni di dover pagare l'Imu, una tassa "rispolverata" sulla prima casa – scrive Marcello Cifola, un lettore –. I calcoli non sono certo facili per noi "non addetti ai lavori". Dato che le spettanze vanno nelle casse del Comune è lecito chiedere al sindaco di esimerci da tali incombenze amministrative e burocratiche? Con un semplice bollettino provvisto dell'importo da versare tutto sarebbe facilitato».

«Calcoli troppo complessi»
Ma da Palafrizzoni annunciano senza troppi giri di parole che questa possibilità non è nemmeno contemplata, perché i calcoli sono troppo complessi. Inoltre, il governo non ha ancora comunicato agli enti comunali le modalità per il versamento della tassa: «Ad oggi non sappiamo come sarà il modello per il pagamento – spiega Enrico Facoetti, assessore al Bilancio –. Il governo non ha ancora stabilito secondo quali modalità verrà versata l'Imu. Dovrebbe esserci un codice di pagamento che andrebbe direttamente allo Stato e uno per il Comune, ma non c'è ancora nessuna circolare ufficiale. È certo però che non sarà possibile formulare dei bollettini come avveniva per l'Ici, i parametri per il calcolo sono troppi».

Per permettere al cittadino di pagare l'Imu sulla base di un bollettino formulato dal Comune è necessario un articolato incrocio di dati specifici. Al momento però, Palafrizzoni non è in grado di effettuarlo: «I dati che abbiamo nei database si riferiscono al 2007 – spiega l'assessore Enrico Facoetti –, l'ultima volta in cui i cittadini hanno versato la vecchia Ici. È possibile che da allora la situazione di molti cittadini sia cambiata, chi ad esempio ha venduto casa, chi ha acquistato un box. Per calcolare l'Imu dovremmo incrociare i dati dell'anagrafe e di altri uffici, con parametri difficili da calcolare, legati alle pertinenze e alle movimentazioni. Penso ad esempio all'inclusione nel calcolo dei figli di età inferiore ai 26 anni, si tratta di tante situazioni variabili».

Ma la situazione potrebbe cambiare nel 2013: «Per quest'anno non sarà possibile farlo – sottolinea Facoetti –. Le aliquote sono differenziate e il calcolo è complesso, ma una volta ricostruita la banca dati, potremo pensare di fare i bollettini per il 2013. Resta il fatto che non è un obbligo del Comune preparare il singolo cedolino con la cifra da pagare – precisa Enrico Facoetti –. Ci sono dei Comuni che non l'hanno mai fatto». Scadenza a giugno A breve i cittadini riceveranno una lettera informativa: «Arriverà una comunicazione a tutti i contribuenti – spiega l'assessore Facoetti – con tutte le informazioni per calcolare l'Imu da soli. Ci saranno chiarimenti sulle novità e i sistemi di calcolo».

A disposizione anche gli uffici di Palafrizzoni: «I cittadini potranno accedere agli uffici per avere informazioni – spiega Facoetti –. Tra giugno e luglio per far fronte alle richieste verranno potenziati gli uffici aperti al pubblico. Stiamo pensando di ripristinare dei totem informativi». Intanto l'amministrazione comunale sta definendo le aliquote: «La nostra intenzione è di tutelare la prima casa applicando l'aliquota minima – sottolinea Facoetti – e pensiamo di applicare il 10,6% per gli altri immobili. Non abbiamo ancora definito, appena avremo il quadro generale e le aliquote saremo più precisi. La scadenza è a giugno, c'è ancora tempo».

Diana Noris

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