Evasione, nel mirino del Comune
aree fabbricabili e bed & breakfast

Parte la fase 2 del piano antievasione di Palafrizzoni, in collaborazione con l'Agenzia dell'entrate. Continueranno i controlli sulle locazioni non registrate, ma in più ora ci si concentrerà sul «sommerso» legato ai bed & breakfast.

Parte la fase 2 del piano antievasione di Palafrizzoni, in collaborazione con l'Agenzia dell'entrate. Continueranno i controlli sulle locazioni non registrate, già avviati in fase sperimentale, ma in più ora ci si concentrerà sul «sommerso» legato ai bed & breakfast, ai contratti per l'installazione di cartelli pubblicitari su terreni privati e alle aree dismesse fabbricabili, che continuano a essere dichiarate come fabbricati nonostante questi siano stati abbattuti. Si interverrà soprattutto laddove ci sono discrepanze tra redditi dichiarati e proprietà effettive.

Avevamo dato conto nei giorni scorsi del boom di telefonate al numero (117) anti-evasione della Guardia di finanza: al centralino ne sono già arrivate 94 in tre mesi. Cittadini che chiamano per fare presenti casi sospetti. Ma nella lotta ai furbetti anche il Comune ha un ruolo fondamentale: dal 2009, infatti, è in vigore una convenzione con l'Agenzia delle entrate, che, nel triennio, ha portato a più di 600 segnalazioni, oltre la metà risultata a oggi qualificata (che permettono all'Erario di recuperare quasi 3 milioni di euro, di cui 1,5 circa daranno ossigeno alle casse comunali).

Nell'attività di accertamento tributario, ora la Giunta Tentorio si è data un'ulteriore scaletta di priorità. Nella delibera approvata, infatti, si legge di «disporre uno studio per la ricerca e segnalazione di passività fiscale» inerenti alle attività sopracitate. «Sulla base delle esperienze maturate finora - precisa il documento - l'ambito di intervento più efficace è quello indicato come "disponibilità dei beni indicanti capacità contributiva", atto a evidenziare una situazione economica di fatto differente da quella riportata nella dichiarazione dei redditi».

Ovvero dichiarazioni da fame (tra i 9 e 14 mila euro) e poi auto di lusso e appartamenti da favola nelle zone più pregiate della città.

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