Lo sfogo di un vecchio leghista:
«Sono deluso. E adess s'en fai?»

«E adess s'en fai?». È quello che si domanda un leghista di vecchia data (s'era iscritto al Carroccio nel 1985). In una lettera al nostro sito si chiede: «Ma posso ancora fidarmi di chi eleggo e delego di rappresentare me e i miei figli?»

«E adess s'en fai?». È quello che si domanda un leghista di vecchia data (s'era iscritto al Carroccio nel 1985). In una lettera al nostro sito si chiede: «Ma posso ancora fidarmi di chi eleggo e delego di rappresentare me e i miei figli?»

Ecco il suo sfogo
«Buongiorno,
come vecchio leghista (iscritto alla Lega a dicembre 1985, con tessera 1986) posso dire che ne ho viste di tutti i colori all'interno del movimento.

Ho visto l'entusiasmo del Bossi in impermeabile chiaro, ho visto l'Agazzi in bicicletta nella cui casa in via (...) a S. Tommaso si tenevano le prime riunioni carbonare, ho visto i primi parlamentari eletti e i primi sindaci, ho partecipato a congressi e lavorato per la prima Pontida con il Patelli, sono stato militante (poi ho lasciato ogni incarico nel movimento per solidarietà con Miglio), non ho mai tradito il mio voto, ma ora mi ritrovo a non sapere cosa essere...

Già, l'impressione che la politica fosse una cosa estranea alla gente comune l'avevo avuta quando, sulle ali delle prime vittorie, erano arrivati sul "Carroccio" gli arrivisti. Poi sono arrivati i riciclati e infine i parenti...

Sono arrivate le prime mazzette (con il Patelli che si sacrifica per il movimento), qualche avviso di garanzia, gli ultimi casi in Regione e le dimissioni del Bossi... E adess s'en fai?

Ma posso ancora fidarmi di chi eleggo e delego di rappresentare me e i miei figli? Ma se a Roma percepiscono gli stessi denari degli altri, gli stessi privilegi e i mutui agevolati, non è che per caso sono ormai "schiavi di Roma"?

Comprati come prostitute con quattro denari, dimenticando lo scopo per cui i Popoli del Nord li avevano inviati come ambasciatori di un nuovo sentimento di riscossa, ci possiamo ancora fidare?

E' difficile passare dall'entusiasmo iniziale al turarsi il naso di montanelliana memoria: a forza di tapparsi il naso si rischi di morire asfissiati!

E intanto Monti continua a bastonare i soliti noti, lo spread risale mentre le borse (e non solo quelle di Wall Street...) scendono».
Roberto Trabucchi

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