Assalto al portavalori sull'A4:
prima assolto, ora va a processo

In Cassazione il non luogo a procedere incassato da uno dei presunti banditi per l'assalto del 9 giugno 2008 a un furgone portavalori sull'A4 - con auto incendiata e kalashnikov - è diventato un rinvio a giudizio. Finirà così a processo un foggiano.

Dopo un passaggio in Cassazione, il non luogo a procedere incassato da uno dei presunti banditi accusati dell'assalto del 9 giugno 2008 a un furgone portavalori sull'A4, è diventato un rinvio a giudizio. Finirà così a processo Paolo Zino, 42 anni, foggiano residente a Milano: lo ha deciso il gup Giovanni Petillo.

L'uomo nel novembre del 2010 se l'era cavata con un non luogo a procedere. Ma la Corte suprema ha annullato la sentenza del gup Tino Palestra, sostenendo che non erano così evidenti gli elementi per evitare il dibattimento.

Così, la posizione riguardante Zino è tornata davanti a un altro giudice preliminare, che stavolta ha optato per il rinvio a giudizio. Per il raid già 5 rapinatori erano stati condannati a 8 anni con rito abbreviato, quattro erano stati prosciolti e uno era finito a processo.

Il colpo aveva fruttato un bottino da un milione e 800 mila euro ed era stato messo a segno nel tratto fra Bagnatica e Seriate. Violenta e spettacolare l'azione dei banditi, con auto date alle fiamme, traffico bloccato e raffiche di kalashnikov esplose contro guardie giurate e ignari automobilisti. Era la sera di Italia-Olanda degli Europei di calcio.

Leggi tutto su L'Eco di Bergamo del 20 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA