Chiarito il debito di Martinelli
Deve ad Equitalia 2.400 euro

Duemilaquattrocento euro. A tanto ammonta, in realtà, il debito di Luigi Martinelli verso l'Agenzia delle entrate ed Equitalia. Lo hanno verificato i carabinieri di Treviglio nell'ambito degli accertamenti scattati dopo l'azione clamorosa del 54enne di Calcio.

Duemilaquattrocento euro. A tanto ammonta, in realtà, il debito di Luigi Martinelli verso l'Agenzia delle entrate ed Equitalia. Lo hanno verificato i carabinieri di Treviglio nell'ambito degli accertamenti scattati dopo che, giovedì 3 maggio, il cinquantaquattrenne di Calcio si era barricato all'Agenzia delle entrate di Romano, tenendo in ostaggio per sei ore uno dei dipendenti e che era stato poi convinto a desistere dal vicebrigadiere dell'Arma Roberto Lorini.

Inizialmente e in base ai primi elementi raccolti, la Procura aveva riferito di un debito di poco superiore ai mille euro (si era parlato di 1.400 euro per il canone Rai non pagato), mentre lo stesso Martinelli aveva confidato, dalla sua cella di via Gleno, ai deputati leghisti Roberto Calderoli e Giacomo Stucchi, di aver accumulato qualcosa come 44 mila di debiti per tasse non pagate dal 2001, in merito al canone della tivù e al Consorzio di bonifica.

Equitalia aveva poi smentito a stretto giro il maxi debito, riferendo che la somma che l'imprenditore avrebbe ancora dovuto versare era, in realtà, soltanto di duemila euro. Ora i carabinieri hanno appurato che la somma ammontava, per la precisione, a 2.400 euro, che risultano ancora da pagare all'Agenzia delle entrate e a Equitalia.

Resta da capire se Martinelli, il 3 maggio scorso, fosse convinto di dover pagare un quantitativo superiore di tasse arretrate.

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