Terremoto: sono sette le vittime
Paura a Bergamo, nessun danno

Una scossa di magnitudo 6 ha fatto tremare alle 4.05 il Nord Italia, seminando morte e distruzione. L'Emilia-Romagna la regione più colpita, dove si registrano sette vittime, una cinquantina di feriti lievi e ingenti danni a chiese ed edifici storici.

Una scossa di magnitudo 6 ha fatto tremare alle 4.05 il Nord Italia, seminando morte e distruzione. L'Emilia-Romagna la regione più colpita, dove si registrano sette vittime, una cinquantina di feriti lievi e ingenti danni a chiese ed edifici storici.

Finale Emilia, nel Modenese, e Sant'Agostino nel Ferrarese, i centri più colpiti. Tra morte e distruzione, il volto della speranza è quello di Vittoria, una bambina di 5 anni rimasta per due ore sotto le macerie della sua casa di Obici, frazione di Finale Emilia. i vigili del fuoco l'hanno salvata. E intanto continuano le scosse di assestamento.

È stata una scossa di magnitudo 6, forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 ha distrutto l'Aquila, con epicentro 36 chilometri a nord di Bologna, tra le province di Modena e Ferrara.

Quattro vittime sono operai, uccisi dal crollo dei capannoni in cui stavano lavorando in provincia di Ferrara: due alla Sant'Agostino Ceramiche, un altro alla fonderia Tecopress di Dosso e un'altro ancora in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno. Fra le altre vittime una ultracentenaria di Sant'Agostino e una tedesca di 37 anni, a Bologna per lavoro. Ad uccidere entrambe lo spavento per il forte terremoto.

La scossa è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4,04, seguita da due repliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35 e un'altra di 2.9 alle 5.44. L'epicentro nella pianura padana emiliana, a circa 5 chilometri di profondità dal suolo, in provincia di Modena.

Ingenti danni anche nel Ferrarese, dove sono stati segnalati alle forze dell'ordine e alla Protezione civile numerosi crolli di edifici storici e case coloniche. Tanta paura ma nessun danno, invece, nel capoluogo felsineo, dove la gente è scesa in strada.

Il terremoto si è sentito distintamente in tutto il Nord Italia, anche nella Bergamasca, dove molte persone, anche nei piani bassi delle case, sono state svegliate di soprassalto. Una ventina di secondi di paura. Molte le telefonate ai vigili del fuoco nel cuore della notte, ma nella nostra provincia, almeno per il momento, non è stato segnalato nessun danno.

Il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) ha rivisto a 6 (dal precedente 5.9) la magnitudo del forte terremoto che ha colpito nella notte l'Emilia Romagna, e l'ipocentro della scossa a 5,1 km di profondità (dai precedenti 10,1).

Nuova scossa alle 15,20

Nuove scosse, che hanno fatto crollare alcuni edifici nella zona dell'epicentro, fra i quali il municipio di Sant'Agostino in provincia di Ferrara, sono state distintamente avvertite anche in città e in buona parte Bergamasca. Il sisma è stato fortunatamente di breve durata.
Alla scossa delle 15.18, di magnitudo 5.1, ne è seguita un'altra tre minuti dopo, alle 15.21, di magnitudo 4.1 Richter. Lo ha confermato l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia.

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