Terremoto: la Protezione civile
è pronta a partire per l'Emilia

Le scosse di terremoto sono state sentite ovunque in Bergamasca. In particolare lungo il Sebino, ma anche in Val Cavallina. Intanto 9 vigili del fuoco di Bergamo sono in azione a Moglia, in provincia di Mantova. E la Protezione civile è pronta a partire. Clicca qui per gli aggiornamenti

Le scosse di terremoto sono state sentite ovunque in Bergamasca. In particolare lungo il Sebino, ma anche in Val Cavallina. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco, ma nessun danno evidente.

«Siamo allertati – ha detto Marzio Moretti, referente protezione civile Valcavallina – e attendiamo il via dalla prefettura per un controllo capillare degli edifici sensibili (scuole, asili, ospedali e centri storici)».

Emanuele Bettoli, referente protezione civile Alto Sebino ha dichiarato: «Solo tanta paura, ma nessun danno». Fino ai paesi dell'Alta Val Seriana, da Piario a Valbondione, si è nettamente avvertita la forte scossa. La gente si è svegliata impaurita, molte luci si sono accese nelle abitazioni, parecchie le persone che si sono scambiate timori e impressioni stando alla finestra.

Vigili del fuoco a Mantova
Intanto 9 vigili del fuoco di Bergamo (compresa una squadra del nucleo Saf, Soccorso alpino speleologico e fluviale) sono stati immediatamente inviati nelle zone più colpite. In particolare si trovano a Moglia, in provincia di Mantova. Lunedì mattina riceveranno il cambio da altrettanti colleghi. Su disposizione del comando generale, è stata istituita per i pompieri la turnazione di 24 ore consecutive, per garantire il massimo grado di operatività.

Protezione civile pronta a partire
«Siamo pronti ad attivarci in qualunque momento, ma per scendere in campo aspettiamo che ce lo chieda chi sta coordinando le operazioni di intervento». Parole dell'assessore provinciale alla Protezione civile, Fausto Carrara, che conferma lo stato di preallerta. «La colonna mobile è pronta ad attivarsi in qualsiasi momento. Naturalmente siamo i primi a voler intervenire per dare il nostro contributo in una situazione critica, ma – precisa l'assessore – non possiamo farlo di nostra volontà: siamo in costante contatto con gli assessori e i dirigenti delle Province più coinvolte e aspettiamo un loro eventuale cenno, se ce ne sarà bisogno. In queste situazioni è bene non prendere iniziative personali, ma attenersi alle indicazioni e alle richieste di chi coordina gli interventi».
Ad ogni modo le tute glialle bergamasche, come sempre, si faranno trovare pronte a partire in tempi rapidissimi, qualora ce ne fosse necessità, per raggiungere i luoghi più colpiti dal terremoto e prestare soccorso alla popolazione in difficoltà.
La situazione, come si può immaginare, è di emergenza: sono circa 3 mila gli sfollati e le previsioni meteo non sono favorevoli. La protezione civile dell'Emilia Romagna ha attivato la colonna mobile regionale predisponendo tende, comprensive di moduli per preparare i pasti e il servizio docce. Altri sei moduli saranno allestiti in collaborazione con le altre regioni. Non è escluso che, nelle prossime ore, venga richiesto anche l'intervento dei bergamaschi.

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