«Bergamo è come l'Emilia
Servono case antisismiche»

«Più che prevedere, sarebbe meglio prevenire. Come? Costruendo case più sicure e antisismiche. Anche in zone dove il rischio è indicato come più basso, proprio come a Bergamo o a Finale Emilia». Lo dice il geologo Michetti. Intanto, anche nella giornata di mercoledì 30 maggio, continuano le verifiche dei vigili del fuoco nella Bergamasca.

«Più che prevedere, sarebbe meglio prevenire. Come? Costruendo case più sicure e antisismiche. Anche in zone dove il rischio è indicato come più basso per una mera classificazione probabilistica, proprio come a Bergamo o a Finale Emilia». Lo dice Alessandro Michetti, 51 anni, geologo e docente all'Università dell'Insubria. «La Pianura padana - spiega - è formata da diverse faglie, alcune più grandi e altre più piccole, che si muovono da sempre. E che continueranno a farlo». 

Con una spiegazione molto chiara sulle possibilità di fenomeni sismici nella Bergamasca: «Da sempre ci sono i terremoti, anche nella nostra zona. Si tratta di eventi ciclici, che si ripetono ogni tot anni, spesso anche parecchi: 800 o 900 - chiarisce Michetti -. Poi, quando nessuno se li ricorda più, all'improvviso ricompaiono. Il fatto è che l'Italia è suddivisa, così come tutti gli altri Stati del mondo, in diverse zone sulla base di probabilità: se in una zona si sono verificati più terremoti nell'arco di cinquant'anni, allora siamo in un'area dove la possibilità è più elevata. Se, come in Lombardia, la frequenza è stata più bassa, ecco che viene classificata come a rischio moderato o quasi inesistente. Il problema è, e questo va chiarito una volta per tutte, che non significa assolutamente che a Bergamo non possa verificarsi un terremoto molto forte, anche più di quello che c'è stato a Finale Emilia, tra l'altro classificato come zona 3 proprio come gran parte della Bergamasca. Il fatto è che, sulla base delle zone, cambiano anche le normative per la costruzione degli edifici».

Con un appello: «Si costruiscano case più sicure e antisismiche ovunque».

Su L'Eco di Bergamo del 30 maggio pagine di approfondimento sul terremoto

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