Corpus Domini, preghiera
per il lavoro e per i giovani

«Non abbiamo camminato per la città per occuparla o per affermare un potere, ma per dire a tutti che Cristo è al centro della nostra vita e delle nostre domande». Così il vescovo durante la benedizione eucaristica per la solennità del Corpus Domini.

«Non abbiamo camminato per la città per occuparla o per affermare un potere, ma per dire a tutti che Cristo è al centro della nostra vita e delle nostre domande. La nostra fede non può rinchiudersi in sagrestia, non è un fatto privato, ma dobbiamo dirla a tutti».

È un passo delle riflessioni del vescovo Francesco Beschi giovedì sera durante la benedizione eucaristica nella basilica di Sant'Alessandro in Colonna che ha concluso la solennità del Corpus Domini della città. La Messa solenne della mattinata, nella chiesa parrocchiale delle Grazie, è stata presieduta dall'arcivescovo Leopoldo Girelli, nativo di Predore, nunzio apostolico a Singapore, Timor Est e Asean, nonché delegato apostolico in Malaysia e Brunei e rappresentante pontificio non residente per il Vietnam. Numerosi i sacerdoti concelebranti, fra cui il vicario generale monsignor Davide Pelucchi.

Nelle preghiere dei fedeli si sono ricordati Papa Benedetto XVI, il vescovo Beschi, le famiglie, le giovani generazioni, le persone di ogni età colpite dai problemi legati al lavoro: «Per le famiglie, perché non si chiudano in sé stesse, ma si aprano ai vicini di casa, riscoprano il dialogo fra giovani e adulti, condividano il pane della solidarietà con i fratelli. Per le persone colpite da precarietà di lavoro o sono senza lavoro, soprattutto i giovani». Le offerte raccolte saranno destinate alle popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna e della provincia di Mantova.

Al termine della Messa e fino alle 20 è rimasto esposto il Santissimo per l'adorazione eucaristica continuata per tutti, animata dalle parrocchie del vicariato, che ha visto la preghiera silenziosa di fedeli, sacerdoti, vita consacrata e aggregazioni laicali. Quindi la celebrazione dei Vespri solenni, presieduti dal vescovo Francesco Beschi, presenti anche l'arcivescovo Leopoldo Girelli e il vescovo ausiliare emerito Lino Belotti.

Al termine, è iniziata la lunga processione eucaristica con un'autentica folla di fedeli, il vicesindaco Gianfranco Ceci, l'assessore provinciale Mario Gandolfi, le confraternite, il clero e i vescovi. Il percorso ha toccato Porta Nuova, piazza Matteotti, via XX Settembre e largo Rezzara per confluire nella basilica di Sant'Alessandro in Colonna per la solenne benedizione eucaristica.

Nelle sue riflessioni, il vescovo ha ricordato di aver partecipato ieri a due processioni: quella per i funerali del padre Pietro e quella del Corpus Domini. «Le due processioni si sono come incrociate. Nel pomeriggio ho portato al cimitero il corpo di mio padre, sepolto come vuole la civiltà di un popolo. Poi la processione in cui ho portato un Pane, cioè Cristo, per le vie della città, cercando persone che si lasciassero interrogare da questo Pane che racconta la vita di Cristo e la nostra fede».

Ricordando il recente incontro mondiale delle famiglia di Milano, monsignor Beschi ha sottolineato «la necessità di una sintesi tra famiglia e lavoro per un futuro sereno per tutti».

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