Rogo dei treni, allarme Cisl:
in stazione non c'è sicurezza

La vicenda dei vagoni incendiati nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi continua a tenere banco: ora a farsi sentire e a chiedere più sicurezza all'interno della stazione di Bergamo sono i sindacati, che fino ad ora non si erano espressi.

La vicenda dei vagoni incendiati nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi continua a tenere banco: ora a farsi sentire e a chiedere più sicurezza all'interno della stazione di Bergamo sono i sindacati, che fino ad ora non si erano espressi sulla vicenda, con il segretario regionale Fit-Cisl Francesco Ferrante che ammonisce il Comune e chiede che si trovino soluzioni immediate e forti per una situazione molto difficile.

Quanto successo una settimana fa alle cinque carrozze bruciate mentre erano parcheggiate sui binari è quindi solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la punta di un iceberg che ha alla base tante problematiche come quella dei senzatetto che si rifugiano di notte nelle carrozze, la sporcizia e i problemi di sicurezza.

Trenord ha disposto un servizio di vigilanza notturna ma, stando al parere dei sindacati, questo non può bastare per garantire una situazione ottimale all'interno dello scalo di piazzale Marconi.

«Quanto successo mercoledì notte è qualcosa di estremamente preoccupante – ha osservato Francesco Ferrante –. Il danno provocato da questo incendio è enorme e va a discapito soprattutto degli utenti, in particolar modo di coloro che si servono del treno in modo frequente e che così devono fare i conti con carrozze in meno, treni meno confortevoli e subire tutti i conseguenti disagi».

Danno all'utenza dunque in primis ma è chiaro che anche Trenord dovrà fare i conti con una cifra da sborsare da capogiro per far fronte a quanto accaduto: «L'utenza è danneggiata perché rischia di ricevere un servizio non all'altezza per un certo periodo di tempo, finché Trenord non riparerà il danno»

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