Sicurezza alla stazione dei treni
La Lega auspica «un giro di vite»

«Il problema relativo allo stato in cui versa la stazione, è si sociale ma la Lega Nord è fermamente convinta che la questione vada affrontata con una presa di posizione decisa dal punto di vista dell'ordine pubblico». Lo dichiara il capogruppo della Lega Nord a PalaFrizzoni, Alberto Ribolla.

«Il problema relativo allo stato in cui versa la stazione di Bergamo, oggetto nei giorni scorsi di un incontro in Prefettura, è sì sociale, ma la Lega Nord è fermamente convinta che la questione vada affrontata con una presa di posizione decisa dal punto di vista dell'ordine pubblico». Lo dichiara il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, Alberto Ribolla che auspica un giro di vite sulla sicurezza nell'area.

«Frequento quotidianamente la stazione e ho potuto constatare che da piazzale Marconi al parco degli Alpini - fa notare Ribolla - spaccio e prostituzione si consumano in pieno giorno, tra centinaia di studenti e lavoratori che come me devono per forza di cosa recarsi in stazione: una zona ormai da anni terra di nessuno, che richiede urgentemente, da parte di tutte le istituzioni, l'adozione di nuove misure di sicurezza indispensabili per arginare il degrado di quell'area".

Se da un lato esiste un problema di tipo sociale, dall'altro - secondo il gruppo della Lega Nord - ci si trova senz'altro di fronte ad un'emergenza dal punto di vista dell'ordine pubblico: «L'amministrazione comunale, dal canto suo – prosegue il capogruppo -, sta cercando di fare il possibile per arginare il degrado dell'area, da una parte con la realizzazione del nuovo assetto urbanistico del piazzale, dall'altra con l'organizzazione di numerose manifestazioni per rivitalizzare la zona».

Questo, però, non può essere sufficiente: «Riteniamo assolutamente necessario intensificare le misure di sicurezza con un maggiore presidio da parte di polizia e carabinieri, la cui caserma è proprio dietro l'angolo della stazione. Spesso, però, come denunciato oggi dai sindacati della polizia, in diverse occasioni sul territorio è uscita una sola Volante, quando in condizioni ordinarie dovrebbero essere almeno due, per problemi d'organico ma anche per leggerezza organizzativa. Il punto è che il nostro Paese sembra essere diventato per delinquenti e spacciatori territorio franco dove ognuno si sente libero di fare ciò che vuole. Il problema sta anche nel fatto che le forze dell'ordine sono troppe permissive. Una guardia giurata senegalese intervistata dalla stampa nei giorni scorsi lo ha confermato, aggiungendo che siamo troppo permissivi con gli immigrati. In Catalunya, ad esempio, con i Mossos d'Esquadra quello che succede in Italia, dove le forze dell'ordine sembrano quasi assenti, sarebbe impensabile. A questo proposito concordo pienamente con l'analisi a firma di Bruno Bonassi pubblicata nei giorni scorsi sul quotidiano L'Eco di Bergamo, che mette in evidenza il fatto che la Prefettura ha vietato a Trenord, applicando la legge alla lettera, l'utilizzo di vigilantes con i cani. Così facendo però è stato dato più peso alla modalità piuttosto che all'obiettivo finale e cioè la sicurezza. Auspichiamo, quindi, che Prefettura e Trenord possano presto trovare un punto d'incontro per consentire di mettere in atto quelle misure necessarie per garantire la sicurezza dell'area».

Della situazione in cui versa la stazione, ma non solo, secondo Ribolla è responsabile anche l'attuale Governo, «che in tema di respingimenti e contrasto dell'immigrazione clandestina non ha fatto altro che distruggere quanto fatto da Maroni». «Gli addetti alle pulizie della stazione di Bergamo in un articolo pubblicato dalla stampa – prosegue Ribolla - hanno dichiarato che i più aggressivi sono i nordafricani, arrivati con permesso temporaneo come rifugiati e che qualcuno delle minoranze in Consiglio voleva aiutare. Lo conferma anche l'episodio riportato oggi dalla stampa e relativo alla devastazione da parte di alcuni profughi dell'albergo di Bianzano».

«Come amministratori – conclude il capogruppo del Carroccio - dobbiamo continuare ad affrontare il problema dal punto di vista sociale, ma aiutando coloro che hanno davvero bisogno indirizzandoli nelle strutture preposte – come peraltro già annunciato dall'amministrazione comunale - e punendo invece chi non rispetta le leggi. Certo non è facile: se da un lato il Comune cerca di ripulire costantemente la zona dai giacigli che vengono formati per eliminare il racket dei posti letto, dall'altro c'è chi continuamente fornisce il materiale per dormire. Auspichiamo che dopo le parole, dalla Prefettura arrivino anche i fatti, con una presa di posizione decisa sia per quanto riguarda la sicurezza nell'area della stazione, sia per quella nell'area del Pacì Paciana e nella zona dei giardini davanti al palazzo uffici».

Secondo la Lega, l'attenzione dal punto di vista sociale resta alta, tanto che  ha avanzato la proposta di dare vita ad uno sportello che possa rispondere alle esigenze dei bisognosi: «La realizzazione del polo intermodale – dichiara Luisa Pecce, consigliere comunale a Palazzo Frizzoni e segretario cittadino della Lega Nord – deve anche essere l'occasione per trasformare la vivibilità di quest'area. Dopo attente valutazioni ed una serie di sopralluoghi ho proposto di seguire l'esempio di alcune stazioni importanti dove le amministrazioni hanno aperto degli sportelli per accogliere le necessità dei più bisognosi. Si tratta di un progetto che, se realizzato anche a Bergamo, consentirebbe di offrire un servizio importante per coloro che hanno bisogno e che dovrebbe essere gestito in collaborazione con le associazioni del territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA