Abusi, il catechista ammette:
«Comportamento inopportuno»

Il 54enne dell'hinterland, catechista e commesso di farmacia, arrestato per abusi sessuali su tre quindicenni, è stato interrogato in tribunale dal gip Giovanni Petillo. Il 54enne ha parzialmente ammesso parlando di comportamento inopportuno, ma non a scopo libidinoso.

Il 54enne dell'hinterland, catechista e commesso di farmacia arrestato per abusi sessuali su tre quindicenni, è stato interrogato nella mattinata di venerdì 20 luglio in tribunale dal gip Giovanni Petillo. Ha parzialmente ammesso parlando di comportamento inopportuno, ma non a scopo libidinoso.

L'uomo (di cui continuiamo a omettere le generalità per tutelare le presunte vittime), difeso dall'avvocato Rocco Gargano, è stato sentito per circa un'ora dal gip nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia. Il legale del 54enne ha domandato per il suo assistito gli arresti domiciliari, il gip si è riservato di decidere.

L'uomo ha confessato di aver tenuto verso un quindicenne, dai genitori del quale è scattata la denuncia e l'indagine, un rapporto di affetto, tipo padre-figlio, molto intenso che per un eccessivo istinto di protezione è andato oltre. Ma il catechista ha ammesso carezze e baci, non di più. Nei casi degli altri due ragazzi, ha parlato di manifestazione espansive che hanno parte del suo carattere gioviale.

Quanto al video che l'ha smascherato in un hotel di Napoli, ad accarezzare sul petto e sulla pancia uno dei tre ragazzi, il 54enne ha sottolineato come si sia trattato esclusivamente di un gesto d'affetto, mentre - riferendosi a un video (del quale non si era ancora parlato finora) in cui tocca i genitali a un quindicenne in auto - si è difeso dicendo che stavano soltanto scherzando.

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