«Brebemi» occupa i terreni
Ma le tasse le paga l'agricoltore

Per tutti i terreni agricoli su cui sono in costruzione l'autostrada Brebemi e la linea ferroviaria ad alta velocità Tav a pagare le tasse sono ancora gli agricoltori che li coltivavano. Il caso non è ancora scoppiato, ma potrebbe mancare poco, dal momento che i malumori iniziano a crescere.

Per tutti i terreni agricoli su cui sono in costruzione l'autostrada Brebemi e la linea ferroviaria ad alta velocità Tav a pagare le tasse sono ancora gli agricoltori che li coltivavano. Il caso non è ancora scoppiato, ma potrebbe mancare poco, dal momento che i malumori iniziano a crescere.

Soprattutto dopo che le aziende agricole del territorio su questi terreni quest'anno si sono visti costretti a pagare anche l'Imu.

Ma come è possibile che debbano essere ancora gli agricoltori a pagare le tasse (oltre all'Imu, l'Irpef e la tassa per il consorzio di bonifica) per i terreni che non sono più a loro disposizione? La questione sta proprio qui. Questi terreni non li possono ovviamente più coltivare perché sono, soprattutto nel caso della Brebemi, occupati dai cantieri in cui è in costruzione l'autostrada. Formalmente però ne sono ancora i proprietari, con tutti gli oneri che ciò comporta, come appunto il pagamento delle tasse.

«Sembra assurdo ma è così – spiega il presidente della Coldiretti Bergamo Alberto Brivio –, la spiegazione sta nel fatto che i terreni agricoli interessati dalla costruzione della Brebemi e della Tav sono al momento stati solo sottoposti ad un decreto di occupazione. Questo decreto, come prevede la normativa in materia, permette a camion e ruspe di salirci sopra a lavorare, ma non porta ad alcuna variazione al catasto, dove risulta che i proprietari sono ancora gli agricoltori».

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