I genitori di Ale tornano a Romano
La salma rientra a casa venerdì

Dopo un doloroso viaggio verso casa, hanno fatto ritorno a Romano i genitori e la sorellina di Ale Maronati, il bambino di 5 anni annegato domenica pomeriggio a Vieste nelle acque antistanti la spiaggia Scialara, dove si trovava a giocare.

Dopo un doloroso viaggio verso casa, hanno fatto ritorno a Romano i genitori e la sorellina di Ale Maronati, il bambino di 5 anni annegato domenica pomeriggio a Vieste nelle acque antistanti la spiaggia Scialara, dove si trovava a giocare. Gianlugi Maronati, la moglie Simona Strada e la piccola Aurora hanno lasciato Vieste dove ancora si trova la salma del piccolo Ale, sottoposta nella mattina di martedì all'autopsia disposta dal magistrato del tribunale di Foggia.

Il feretro del bambino sarà trasferito a Romano molto probabilmente nella giornata di venerdì: qui Ale, di origini russe, abitava da tre anni, dopo essere stato adottato dai nuovi genitori Ginaluigi e Simona, pediatra molto conosciuta a Romano.

La tragedia che è costata la vita al piccolo Ale si è consumata domenica poco dopo mezzogiorno nelle acque del lungomare Mattei, all'altezza del villaggio Arcobaleno dove appunto la famiglia Maronati si trovava in vacanza. Il bambino stava giocando a pochi metri da riva quando si è allontanato dalla vista dei genitori, venendo forse risucchiato dall'acqua e sospinto dalla corrente duecento metri più in là, dopo poi è riemerso e intravisto da un gruppetto di ragazzi. A nulla sono valsi i tentativi dei soccorritori di riportare in vita il piccolo di cinque anni per il quale non c'è stato nulla da fare.

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