Fa discutere Città Alta «luna park»
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Sono tantissimi i messaggi arrivati a [email protected] su Città Alta e sulle tante iniziative programmate negli ultimi tempi. Alla domanda «Quale Città Alta vorresti?» i nostri lettori hanno risposto numerosi.

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Ma possibile che ci sia sempre qualcuno che si debba lamentare per tutto? Orobie= Luna park; Città alta= Luna park. Qualsiasi cosa si faccia per portare gente nelle nostre terre, si alza un coro di polemiche. Sinceramente non ci trovo nulla di male se per 2 settimane hanno installato un finto giardino in Piazza Vecchia, bellissimo tra l'altro, dove trascorrere qualche ora di svago. Ci ho passato un bel pomeriggio di sole con un'amica, ed è stato piacevole e rilassante. Gente che ha criticato i pouf perchè c'era gente stravaccata a terra.. e allora? Che male ci sarebbe? Erano stati messi apposta! Non mi sembra che piazza Vecchia sia stata maltrattata, che sia stato commesso uno scempio e via dicendo come si legge in questi commenti. Anzi, penso che sia una bella iniziativa per rivitalizzare il nostro turismo. E parlo da laureata in Storia dell'arte, operatrice museale, che quindi di solito sono la prima a criticare iniziative che vadano a compromettere il nostro patrimonio artistico. Non mi sembra questo il caso, visto che si tratta di un allestimento particolare e insolito per la piazza, e comunque temporaneo, che la rispetta nella sua bellezza e ce la fa vivere in maniera differente. Tutta questa gente che si lamenta sempre, e del giardino in città alta, e del soap box rally, e delle varie feste..non vorrebbe magari fare a cambio di casa con me? Un appartamento in montagna per uno in città alta! Io cambierei subito! Ah no, ma ora anche le Orobie con i voli in elicottero (sai quanti!!) non vanno più bene..e allora consiglio un bell'eremo solitario dove nessuno li possa disturbare. E dove loro non disturbino più noi con queste polemiche che lasciano il tempo che trovano. 
Michela Ardesio

Quella che nell'articolo in oggetto è definita “ortaglia” (con un'incomprensibile punta di disprezzo…) è invece, a mio modesto parere, una chiara volontà di richiamare l'attenzione della gente sulla cultura antica dell'”orto urbano”, del cibo a “km zero”, come si dice oggi; tutte queste, tra l'altro, tematiche del prossimo EXPO' 2015. Ricordo ai “difensori di città alta”, (con cui mi sento di condividere la preoccupazione per la tutela del vivere quotidianamente gli spazi storici nella loro genuina dimensione), che la “giugla” è composta da diverse essenze arboree, non certo da quelle usate con intelligenza e delicatezza dai progettisti garden desiners di Arketipos. Confondere e associare l'orto-giardino (insediato come provocazione temporanea nella splendida Piazza Vecchia) a una “fiera dell'inutile” significa non aver capito che il cittadino anche nella città storica ha bisogno di piccoli spazi verdi produttivi, oltre che piacevoli per il relax all'aria aperta. Sicuramente vanno evitate sovrapposizione tra gli eventi… questo sì. Temo tuttavia che i “sedicenti difensori di Città Alta”, in questi giorni, siano in stato leggermente confusionale. Con rispetto
Luca Zigrino

Ma perché “coprire” piazza Vecchia? CHE TRISTEZZA!!! Già che ci siamo mettiamoci anche il mercato, come fanno a Marostica sulla bellissima piazza degli scacchi. E' uno sfregio, un offesa alla città . Ma che diritto avete di impossessarsi di tale bellezza!!! I turisti, quando arrivano a Bergamo, devono innamorarsi dei nostri “splendori” nella loro perfezione e non rovinate da tappezzerie e altro. 
C.G.

Sto seguendo sulle Newsletter de L'Eco di questi ultimi giorni, la disputa sulla trasformazione che a volte soffre la nostra bella città!.... Sono bergamasca di nascita e vivo in città bassa e ultimamente Città Alta sta diventando meta di alcune nostre passeggiate serali. La città sul colle sembra aspettarti per abbracciarti con i suoi angoli e percorsi dai quali puoi ammirare tutto ciò che sta ai tuoi piedi.... Peccato che venga maltrattata così!...A me Città Alta piace come è sempre stata nella sua sobrietà e tranquillità.
Margherita Longhi

Sono tantissimi i messaggi arrivati a [email protected] su Città Alta e sulle tante iniziative programmate negli ultimi tempi. Alla domanda «Quale Città Alta vorresti?» i nostri lettori hanno risposto numerosi. E le opinioni sono molteplici con una buona fetta di cittadini e non a favore di attività che rivitalizzino gli spazi antichi, anche nell'ottica di uno sviluppo turistico di Bergamo. C'è però anche chi, invece, la preferisce più vuota, per valorizare al meglio la sua storia e i suoi monumenti.

Leggere i commenti sulla "nuova" Città Alta è un po' come leggere i commenti ai villaggi turistici o agli alberghi sugli appositi siti internet: metà sono commenti entusiastici e metà sono stroncature senza appello. I punti di vista sono diversi, il senso estetico è variamente distribuito, idem la capacità di sopportazione e il desiderio di novità. "Tàce co, tàce cràpe", non sono bergamasco ma credo si dica così. Personalmente, non ho gradito l'allestimento verde di Piazza Vecchia. E' vero, altre splendide piazze storiche vengono ogni anno "coperte" per dar luogo a manifestazioni che attirano turisti. Ma vogliamo mettere il calcio in costume di Piazza Santa Croce a Firenze o il Palio in Piazza del Campo a Siena con qualche bancarella e un po' di cespugli in vaso?? Cordiali saluti 
Luigi Siccardo


Bergamo Alta dovrebbe essere custodita rispettandone quelle peculiarità che sempre l'hanno fatta apparire al visitatore più unica che rara. Quindi niente stravaganze o baracconate che ne stravolgano l'aspetto storico. Con un colpo di mano mascherato da restauro è già stata fatta sparire la fontanella di via Colleoni. Le carrozzelle a cavalli sarebbero pienamente accettabili. Di gran lunga più leganti dell'attuale trenino di latta. Gulliberg potrebbe andar bene a Lilliput. E lo stesso discorso dovrebbe valere per Piazza Libertà e per il Sentierone. Grazie
Giuseppe Preianò
Bergamo

Sono nata e vissuta per gran parte della mia vita in Città Alta e ciò che ultimamente “vedo”, mi fa un'enorme tristezza. I turisti, certamente, verranno per vedere la nostra città così com'è, in particolare Città Alta, quest'ultima viene frequentemente “oltraggiata” con manifestazioni che andrebbero collocate in altri luoghi. I cittadini che amano festeggiare/divertirsi, possono organizzare le serate tra amici, a casa loro. Abbiamo un patrimonio e lo stiamo pian piano distruggendo.
Gabriella

Al signor sindaco dico: certo con alcuni anni, pero' si puo' prendere in considerazione la scala mobile (vecchia proposta) X salire in citta' alta ? il tutto legato sempre alle multe che a vostro parere saranno tante.
Michele

Questa manifestazione che dà lustro alla città sia a livello nazionale che internazionale e diverte noi cittadini di Bergamo con la trasformazione temporanea della Piazza Vecchia è meritoria di attenzione e sostegno da parte di tutti noi. Un abbraccio all'associazione Arketipos.
Pietro

L'idea di unire un'attività convegnistica di livello mondiale con una struttura di verde effimero che ci interroga sulla sostenibilità ambientale e sul rispetto per i beni pubblici la trovo geniale. In questi giorni ho vista Città Alta gremita di persone provenienti non solo dalla nostra provincia e questo è la migliore risposta da dare ai detrattori. Potrebbe diventare negli anni una manifestazione analoga a quella del Festival della Letteratura di Mantova Bene anche la mostra e la gara di fotografia alla quale parteciperò sicuramente.
Giulio

Come era una volta quando ci abitavo 60 anni fa ma oggi ciò non è più possibile. Comunque dovrebbe essere un luogo aperto ad un traffico esclusivo per soli residenti e accessibile per coloro che esercitano una attività commerciale, ai pulman turistici e persone disabili con permesso di accesso.(ok alle telecamere e multe salate ai trasgressori). La città Alta dovrebbe apparire al visitatore un luogo escusivo aperto ad iniziative artistiche, culturali, di spettacolo. Tutto ciò a condizione di poter disporre in città Bassa di percheggi periferici e idoneo utilizzo servizi di pubblico trasporto. Comunque, la miglior soluzione sarebbe la creazione di scale mobili di salita per l'accesso al pubblico ciome quelle realizzate a Perugia.
Giancarlo Fenili

Vorrei una città dignitosa e PULITA. Tutto ciò che sporca e crea confusione ferisce la dignità di una città dove si respira la storia. I rumori ed il chiasso sono cacofonici nell'armonia e nell'atmosfera di piazze e strade dove i fantasmi dei buoni bergamaschi che hanno costruito ciò che vediamo, dovrebbero sfiorarci senza sentirsi offesi dalla maleducazione dei più, dagli schiamazzi della musica urlata e dall'arroganza degli individui di ogni età che gettano per terra tutto ciò che rimane loro in mano dopo aver bevuto, mangiato o fumato.. e mi fermo qui. Vorrei che tornasse in servizio lo "spazzino", quello che strappava l'erbaccia che magari rimane per mesi ai piedi di un palazzo del 500; che togliesse quelle tristissime fotocopie con cuore e freccia che annunciano, appiccicate a cartelli stradali e muri, che Kevin e Samantha si sposano il 7 settembre; che togliesse le lenzuola con battute di pessimo gusto, che gli amici di Kevin e Samantha hanno appeso a ringhiere e inferriate per dimostrare (unico mezzo a loro disposizione) al mondo che essi esistono. Dimenticandosi di esistere quando poi dobrebbero togliere di mezzo i loro capolavori. Città Alta non ha bisogno di pagliacciate in Piazza Vecchia per essere apprezzata. Le mura non hanno bisogno di musica da stadio e di fabbriche si immondizia per essere vissute. Città Alta ha bisogno di scale mobili (Perugia) che vi portino i turisti, magari di una funivia (Barcellona) di parcheggi ( che fine hanno fatto i progetti ed i lavori iniziati alla Fara?). Chiudo altrimenti divento noioso.
Beppi Bellavita

Sono un musicista diplomatomi all'Istituto musicale G.Donizetti nel 1976 quando Città Alta non era ancora invasa da spettacoli da strada ed era considerata al livello delle migliori città d'arte nazionali e non solo. Io la preferirei senza troppi ciondoli di cattivo gusto, ma sobria e valorizzata come merita, cioè: città d'arte promotrice di manifestazioni artistiche di qualità.
Francesco Zani

Città Alta è molto bella, per molti raggiungerla è quasi impossibile, i tram dopo le 20.00 sono praticamente pochi e limitati, sarebbe bellissimo poterci andare a piedi, poco tempo a disposizione, poca voglia di muovere gambe e biciclette dopo una lunga giornata di lavoro come nel mio caso da pendolare mi permette di poterla ammirare solo sotto le sue mura, comunque sempre bellissima. Buona la proposta di aumentare trenini e mezzi pubblici serali, se poi vi fosse l'aiuto di qualche sponsor meglio ancora.
Un lettore

Leggo on-line il vostro giornale ogni giorno, sono bergamasco di pura fonte ma abito nella Svizzera francese nei pressi di Losanna. Sono di ritorno in Svizzera dopo un soggiorno a Bergamo: per me Città Alta deve restare innanzitutto il patrimonio che i nostri avi ci hanno trasmesso. Durante il mio soggiorno Piazza Vecchia era tutta verde: ciò che gli dava un altra dimensione senza perdere del suo carismatica bellezza. Non dimentichiamo che il famoso architetto il Corbusier aveva detto che questa Piazza Vecchia era la più bella Piazza. Non manco mai ogni volta che vengo a Bergamo di fare un giro in Città Alta senza dimenticare le vie della bassa. Come sto scrivendo la mia autobiografia le immagini di Città Alta che ho catturato nel mio obiettivo resteranno per me il migliore ambasciatore della mia amata città.
Mario Frigeni

Ho letto con attenzione sia la lettera dell'associazione, sia i commenti inviati successivamente. Come sempre è necessario, per essere credibili e non facilmente attaccabili, cercare di evitare l'integralismo. Vero è che in Città Alta, il nostro centro storico, (per favore non chiamatelo borgo) i problemi ci sono e non vengono risolti da tempo memorabile. Sono però facilmente individuabili; problema auto e parcheggi per residenti e non residenti – regolamento per evitare che negli spazi commerciali entro le mura (e nei borghi) si possano snaturare gli interni dei negozi – controllo serale e notturno per garantire a tutti più tranquillità e meno schiamazzi. Sono a mio avviso i tre punti focali che se venissero risolti renderebbero Città Alta ancora più godibile di quello che attualmente è! Prendersela con le carrozze ed i cavalli, i trenini, i commercianti, i residenti “privilegiati” o il turismo mordi e fuggi è sbagliato e allontana dai veri problemi. Ci sono infine manifestazioni ed iniziative che possono piacere ad alcuni e ad altri no, ma questo è normale e capita ovunque e per ogni iniziativa che si decide di intraprendere. Mantenere viva Città Alta è necessario ed è un dovere di qualsiasi amministrazione della Città. Le critiche debbono essere costruttive e non basate su personalismi se si vuole davvero bene a Città Alta!
Marco Foresti

La domanda da farsi è: cosa cerca il turista italiano o straniero che visita Città Alta? Il mio modesto parere è che questo luogo dovrebbe mantenere tutto il fascino del Borgo storico, ben curato, dove il visitatore possa respirare l'atmosfera della vita d'altri tempi. Per i negozi alla moda c'è posto a Oriocenter, e per clown e giocolieri possono andar bene altri contesti.
Un lettore

Non so fino a che punto «vestire» Piazza Vecchia - come è stato fatto in questi giorni - sia una buona idea. È una della 10 piazze più belle al mondo secondo Le Corbusier. Forse bisogna lasciarla così come è perché i bergamaschi e non, i turisti o uomini d'affari, la possano apprezzare per la sua insita bellezza. Semmai sistemerei i mattoncini del gres che sono troppo ‘moderni' e ripristinerei quello simili a quelli antichi (sono rimasti 2 rombi con quelli d'epoca) – che si rovinano più facilmente ma hanno molto più carattere. Ogni volta che visito una città nuova in Italia o all'estero, paragono Piazza Vecchia con la loro piazza più bella. Quasi sempre vince lei la nostra cara vecchia piazza. Suggerirei di fare una gara tra i vostri lettori per 1. eleggere le altre 9 piazze delle 10 più belle al mondo e 2. dove sta Piazza Vecchia secondo loro. Una delle mie piazze preferite è Piazza Navona a Roma.
Peter

Per l'ennesima volta mi associo incondizionatamente a tutte le varie lamentele apparse in questi mesi su Eco di Bergamo inerente al problema movida, musica assordante, bancarelle, sporcizia, ecc. ecc. ecc. Tutti hanno diritto a lavorare, tutti hanno diritto a divertirsi altresì tutti hanno diritto al rispetto delle regole, soprattutto in merito alla musica (a maggior ragione se ci sono vicine case di riposo, ospedali ecc.). Voi continuate a chiedere i pareri ai cittadini, noi regolarmente facciamo sentire le nostre opinioni. Ma chiedo ancora una volta: a cosa servono questi sondaggi se non si hanno riscontri reali????
Buon lavoro. Francesca Ferrari.

Bergamo, rispetto ad altre città lombarde è una città vecchia e morta. Trovo splendida l'idea di rivitalizzare la piazza del centro storico con spettacoli e intrattenimenti. Ci vuole qualcosa di nuovo per ridestare l'interesse dei Bergamaschi a passare le giornate nel centro storico di Bergamo piuttosto che chiudersi in un grande centro come lOrio Center. Approvo appieno il progetto. Non so se questo opinione verrà pubblicata visto che si trova in netto contrasto con chi ha scritto l'articolo che dal tono ironico si capisce benissimo che ha opinini diverse. Vorrei far presente che anche noi bergamaschi quando andiamo in qualità di turisti all'estero non siamo esenti dal vedere piazze storiche oggetto di spettocoli. Non vedo cosa ci sia di male. Fa parte della «movida» di una città.
Un lettore

Buongiorno a tutti, rispondo alla vostra domanda con la semplicità che Città Alta deve avere e mantenere. Città Alta è un gioiello così come è, con le sue chiese, i suoi palazzi antichi, i suoi vicoli e la sua piazza; piazza vecchia, una tra le piazze più belle d'Italia.... Quindi, per quanto mi riguarda, via i giardini finti dalla piazza, via i trenini della domenica e via la carrozza con i cavalli. Manteniamo la purezza delle cose e l'originalità, vengono sicuramente apprezzate di più sia dai turisti che da noi cittadini orgogliosi del nostro borgo storico ricco di storia. 
Massimo Ferrero

È un po' di anni che non vado più in Città Alta. Prima ero più giovane però adesso che sento parlare di tutti questi spettacoli un giretto ce lo voglio fare ancora. Negli anni '90 erano escursioni monotone con sempre le stesse cose daltronde l'ambiente non cambia rimane sempre quello arrivederci...
Un lettore

Io vorrei una Città Alta con più mostre d'arte, oggi sono stata a Verona a vedere una mostra interessantissima di 3 artisti contemporanei allo spazio espositivo Studio la Città. Vado spesso alla Gamec e conosco la Galleria Elleni che propone spesso mostre di grande livello e ma nella cornice di Città Alta sarebbe meraviglioso vedere delle istallazioni o esposizioni d'arte moderna o di grandi fotografi o pittori del 900. A Verona contemporaneamente c'era R. Capa me lo sono immaginata nella mia città e mi sono emozionata.
Margherita

È sempre uguale, qualsiasi cosa venga fatta viene criticata, tra l'altro chi critica solitamente é gente senza idee e che nella sua vita non ha mai fatto nulla per gli altri. Tutte le iniziative sono lodevoli soprattutto perché ci sono persone che si impegnano e che dedicano anche il loro tempo libero nell'organizzarle. Sentire poi le critiche sui negozi, sui locali, sui costi... Ma avete provato ad andare in altre parti d'italia o del mondo e sedervi nella piazza principale ed ordinare un caffè? Direi che in città alta ve lo regalano. Visto che c'è tanta gente in città alta e che questo a voi non piace, potete semplicemente andare da altre parti dove trovate quel che più vi piace. Io abito in città alta e sinceramente l'unica cosa che merita riflessione è qualla di ampliare gli orari di divieto di accesso alle auto ed evitare quelle scene di posteggio selvaggio che si vedono d'estate sulle mura. Chi vuol venire in questo posto fantastico ci può venire anche a piedi. Degli zingari ai semafori poi, non dovrebbero sparire solo da città alta ma anche dal resto della provincia. Ci sono tantissimi bergamaschi in difficoltà in questo momento ma non li vedremo mai ad un semaforo!!! Se abbiamo un euro che avanza diamolo a chi ne ha bisogno veramente non a chi vive fingendo miseria !!! Viva Bergamo!!!
Marco A.

Buona sera, sono un bergamasco assiduo frequentatore di città alta e vorrei permettermi di dire la mia: occorrerebbe fare attenzione alla definizione di luna Park - città alta. In primis sono d'accordo con i lettori, i quali non gradirebbero un decadimento dell'immagine della nostra città, ma vorrei soffermarmi come queste siano delle opportunità per far conoscere Bergamo. Purtroppo attualmente del fantastico scenario che Bergamo alta sa regalare, molte persone (tra cui parecchi bergamaschi), non sono in grado di conoscere a sufficienza. Io credo che tutte le iniziative ad oggi proposte e quelle che si prospettano all'orizzonte (mangia fuoco, museo torture, e chi più ne ha più ne metta), ben vengano perché rappresenterebbero un modo per far avvicinare un maggior numero di persone alla nostra realtà. Logico che tutto ciò debba essere gestito e supervisionato da un "ente" preposto, non da politici che possono fare gli interessi di qualche d'uno. Occorrerebbe poter sfruttare tutto ciò, cercando di mantenere un legame logico e soprattutto legato alla tipicità. Ciò si potrebbe legare a quanto fatto ad oggi, vedasi la "chiusura" più o meno forzata di quei negozi non tipicamente bergamaschi (es. kebab). Tale scelta è discutibile, ma non spiega però come sia possibile che i nuovi arrivati (vedassi quegli esercizi commerciali legati per esempio alla cura del corpo femminile.....), presenti nelle vie principali di città alta, possano essere legati ad un discorso di tipicità. Poiché né le loro insegne ne i loro interni si rifanno al contesto storico in cui sono posti, apparendo così come "un pesce fuor d'acqua". Spesso si sente parlare in malo modo dei dehors: questi debbono essere gestiti affinché le strutture si possano fondere nel contesto storico. D'altra parte se curati e ben gestiti possono rappresentare un ottimo biglietto da visita. Quanti di noi ricordano le piazze delle città estere affollate di gente che si disseta o consuma un pasto?! Ricordiamoci che la costruzione del tessuto sociale passa anche da ciò. Vogliamo essere una realtà turistica e allo stesso tempo una città universitaria? se sì, occorre comportarci come tale. Per ultimo vorrei ricordare come queste iniziative riguardino nel 99% dei casi i posti più conosciuti di città alta; occorrerebbe poter spostare questi avvenimenti o iniziative anche in posti poco conosciuti: non serve addobbare o mascherare piazza vecchia, essa rappresenta il fiore all'occhiello di Bergamo già così come è. Occorre invece far scoprire (e ciò potrebbe portare benefici in termini di commercio o introiti comunali, da reinvestire in tali zone), spazi meno conosciuti e più degradati (Sant'Agata per esempio) senza dimenticare poi le potenzialità che Città Bassa offre. Distinti saluti.
Andrea Carrara

Città Alta è un immenso patrimonio da valorizzare non certo con queste pagliacciate...
Emanuele

Certo non viene nessuno per ammirare i residenti. Anche se qualche mangiafuoco si guadagna da vivere...non mi sembra poi così drammatico. Filippo

Voglio città alta come è................................... magari tenuta + pulita, ma senza folklore. Grazie
Carla

Lasciamo nella stalla almeno i cavalli !!!! certo, sarebbe un bene per la città, alta e bassa, se ci restassero anche certi asini......
Lorenzo54

Sono nato a Bergamo e risiedo nella prima periferia di questa bellisssima città di cui mi vanto di appartenere da generazioni. Ho anche la fortuna di viaggiare molto e, con cognizione di causa, posso dire che avremmo tutte le carte in regola per poter sfruttare in turismo per creare posti di lavoro e ricchezza . Abbiamo anche un aereoporto a due passi dalla città che potrebbe convogliare migliaia di persone a visitare i nostri gioielli portando benessere diffuso. Tocca a noi scegliere se cogliere questa opportunità e quale turismo avere: da viaggiatore credo che uno che viene a Bergamo non cerchi gardaland ma un calesse, due gruppi musicali, ol giùpì e del buon cibo accompagnato da ottimo vino sarebbero graditi insieme a qualche guida che mostri gli angoli più reconditi. Riguardo gli orari in quasi tutto il mondo, escluse le metropoli che vivono 24h, ci si sveglia al mattino presto e ci si ritira poco dopo il tramonto senza attendere le ore piccole. ma l'impressione è che Sità Olta sia diventata la dimora privata di una elite che ritiene propria la cultura centenaria di questo fiore della Lombardia. 
Trabuk

Come al solito e' una questione di equilibri. Nessuna ama una città morta, fredda , di soli edifici e splendidi monumenti. Gente che passeggia, un po' di musica, un po' di colore, anche qualche saltimbanco danno un anima alla città. E poi città alta come di gira l angolo ti regala il silenzio più assordante. Basta lasciare piazza vecchia o via colleoni e tutto torna a tacere. Certo c'è ovviamente un limite difficile da gestire forse oltre il quale la musica che si accavallano diventano rumore, fastidio, caos. Così anche troppe iniziative turistiche tutte concentrate in pochi luoghi crea confusione. L idea potrebbe essere di allargare il centro , anzi proprio decentralizzare le iniziative autorizzandole in momenti alterni e/o in luoghi diversi di città alta. Si ottiene anche l'obiettivo di fare scoprire angoli meno conosciuti della città. Saluti.
Alberto

Città Alta è comunque bella ma io la preferisco al naturale: nei giorni feriali, magari nebbiosi, senza tanto turismo. Cavalli, gladiatori, ecc., poveri noi! Diventerà una specie di Disneyland invivibile. Meglio il brusio della gente locale, i negozi aperti ma semivuoti, ristoranti e bar semipieni, musei sempre aperti. Una città medioevale al passo con i tempi, con una cultura e una università da salvaguardare.
Saluti
E. Q.

Non risiedo in Città Alta, ma condivido pienamente quanto scritto dall'Associazione. Le fiere dell'inutile generano persone vuote. E' come quando in montagna si trova di tutto, meno che il silenzio. Bisognerebbe riscoprire un senso della vita diverso da quello proposto dal "divertimento a tutti i costi". Cordiali saluti
Rosanna Merati

...vorrei che non diventasse l'ennesimo mercatino della domenica, che la gente non mangiasse la pizza e poi buttasse la carta unta in terra (meno di qualche tempo fa, per la verità...), che i negozi non proponessero solo le stesse identiche cose di dubbio gusto, che si trovano ovunque, che ci fosse un pochino più di rispetto per un borgo antico, che merita di non essere snaturato.
Ma poi la gente verrebbe lo stesso? Purtroppo girando per le città d'arte di tutta Europa, non ho fatto che ritrovare le stesse aberrazioni che ci sono qui. Forse siamo noi tutti che non riusciamo ad essere più sobri nei nostri comportamenti e un po' meno consumisti.
D'altra parte non continuano tutti a predicare che si deve comprare, che si deve incrementare il mercato, che bisogna spendere anche quello che non si ha ? La vedo quindi davvero dura!...
Grazie
Donata Rampinelli

...ha dei bei negozietti, dove vanno le massaie a far la spesa, i bambini a comprare figurine e caramelle e il garzone porta la spesa a casa delle persone anziane. Purtroppo ormai queste persone non ci sono più nel borgo medievale e già questo meriterebbe attenzione!
Rimanendo al turismo, credo che dovremmo pensare ad un turismo un po' più giovane e non per forza ricco, che venga con lo spirito di chi vuol conoscere una città meravigliosa. A questo tipo di turisti servono alberghi e ristoranti che non abbiano prezzi troppo alti, traffico al minimo, accessibilità immediata, che sia a piedi o con la carrozza (uno sfizio piacevole 'semel in anno'...) o magari pensando ad una scala mobile dentro le mura (sul modello di Perugia!) con un parcheggio alla "stazione" bassa.
A questo genere di viaggiatori piacerebbe andare al bellissimo Teatro Sociale o in qualche piazza o piazzetta per ascoltare un concerto, vedere un'opera, un balletto o una commedia (anche dialettale, perché no!), senza dover avere la fortuna di essere arrivati il giorno giusto.
Per fare questo non serve ingaggiare orchestre meravigliose una volta all'anno (sbancando le casse comunali), ma basta attingere alle varie orchestre, orchestre d'archi, orchestre di fiati, quartetti quintetti, scuole di danza, compagnie teatrali di molti oratori; gente capace, giovani emergenti e vecchie volpi dei nostri palcoscenici di paese, che fanno sempre spettacoli piacevoli e dal costo minimo con grande impegno ed entusiasmo!
Il bello del nostro gioiello è la sua storia, piena dell'arte dei nostri antenati; quale modo migliore per farla vivere che aggiungere a quell'arte le arti, spesso artigianali come allora, offerte dal territorio?
Stefano Rossi

Non sono bergamasco, ma risiedo qui dal 1981. Ricordo che quando, venuto qui a vivere, visitai per la prima volta Città Alta, rimasi colpito, direi impressionato, dalla sua “sacralità”, dalla storia che emanava dalle magnifiche strutture, dalla testimonianza di una grandeur, oggi irrangiugibile, di un sistema viario, strade e piazze, che testimoniavano la voglia e la capacità dei bergamaschi di continuare a far vivere, tra mille difficoltà, questo gioiello. Credo che questa debba continuare ad essere la mission di città alta, essere una testimonianza; non deve essere un centro per il turismo, anche senza trascurare l'importanza del turismo, ma continuare ad essere, nella sua irripetibile bellezza, una città d'arte. Domenica sono stato a visitare la nuova decorazione “agricola” di piazza vecchia; a dir poco triste, fuori luogo, assolutamente irrispettosa.
Vincenzo Grasso

Non si deve dimenticare che Città Alta resta dei Bergamaschi; rispettiamo le esigenze turistiche, ma lasciamo ai residenti il diritto di vivere il loro quartiere. Detto questo, vedere Piazza Vecchia gremita di gente sorridente e rilassata mi ha fatto apprezzare ancora di più la fortuna di avere questo paradiso… a due passi da casa.
Giulio Terzi

Una parte per il tutto, piazza vecchia per Bergamo alta: architetti come Wright e Le Corbusier hanno chiamato questo luogo «una delle più belle piazze della Terra». Non c'è nulla da aggiungere nè nelle parole, nè nei fatti.
Cinzia

Buongiorno, domenica 9 settembre io e mia moglie abbiamo fatto una passeggiata da Longuelo salendo fino in Citta Alta, eravamo curiosi di vedere come era stata trasformata piazza vecchia. Purtroppo la delusione è stata quasi totale, a parte i pergolati, con relative sottopiante, che erano anche un po' ripetitivi, poi i soliti stand da fiera campionaria e le solite bancarelle, per poi finire con dei pouf gonfiabili con gente «stravaccata» su di essi come se avessero camminato per ore, i bambini posso capirli ma la gente adulta?...... Penso che per attirare il turista con la T maiuscola servano altre iniziative, non i trenini o i cavalli con calesse o stendendo un prato sintetico. Bergamo è citta d'arte, per le fiera si va in via Lunga.
Luigi

Luigi Buongiorno, io vorrei solamente che Citta' Alta fosse chiusa al traffico privato. Per sempre. E la gente ci andrebbe lo stesso
bgybgy

Buongiorno, Sono un amante della nostra stupenda Bergamo Alta e proprio domenica ero in Piazza Vecchia per ammirarla nella sua veste "green". Ho trovato una piazza ancor più bella, vestita di una veste nuova che nè la svilisce nè la umilia ma bensì la rende ancor più unica nel suo genere.
Abbiamo poi visitato il Campanone, il bellissimo Museo dell'età Veneta e passeggiato nelle affollatissime vie del nostro bel borgo e a mio parere tutto ciò rende ancor più onore alla nostra Bergamo Alta, ovvero avere tantissime persone, di cui molti stranieri, che vengono ad ammirarne la sua bellezza e, tornando a casa, ne parlano in maniera positiva ad amici e conoscenti.
Trovo che le iniziative che riguardano Bergamo Alta siano giuste e di buona qualità, e che puntino soprattutto ad esaltarne la bellezza facendola conoscere al maggior numero possibile di persone. Questo per dire che non capisco la polemica che vedrebbe Bergamo Alta penalizzata e ridicolizzata, anzi, per me è proprio l'opposto. Che si tratti di giri in carrozza o di lanciarsi con le corde sulle Mura...
Smettiamola di chiuderci a riccio e facciamo invece conoscere la bellezza del nostro borgo medievale al mondo, com'è giusto che sia.
Luca

Ciao! Io vorrei una Citta' Alta di cultura, relax, divertimento, ristorazione, intrattenimento. Una realta' godibile da tutti: famiglie, giovani, singles, coppie. Ovviamente nel massimo rispetto di una giusta convivenza.
Grazie e ciao!!
Luca

La scoperta di un Borgo antico come Bergamo Alta è un momento magico. Chi non conosce la città ed arriva alle porte delle mura si aspetta qualcosa di ben preciso, uno stupore calcolato che permetta una completa soddisfazione solo se definita entro certi canoni. Le strade in ciottolato, le antiche fontane, la magnificenza del Campanone, la Piazza Vecchia (magari con qualche panchina)... ogni dettaglio deve saper raccontare un pezzo di storia senza essere inquinato da troppa modernità.
E' affascinante immergersi nella storia e riuscire anche a delimitarne i confini: a pochi passi oltrepassar le mura ci ritufferà nell'era moderna. Ma ogni volta che vorrò potrò rituffarmi in questa quiete antica semplicemente facendo una passeggiata di pochi minuti verso Città Alta. Ecco come vedo la città in cui vivo.
Ecco come vorrei che venisse conservata. Non serve coprire con tappeti verdi e piante di ogni genere e origine una storica piazza. Aiuterebbe tanto evitare l'attraversamento della collina, utilizzata come bretella dai pendolari, tanto che per esempio in Borgo canale si rischia di essere continuamente investiti e gli ingorghi per la sosta selvaggia sono all'ordine del giorno.
Interessante invece l'ipotesi della carrozza con cavalli (per collocazione storica) ed anche la frequentazione di artisti da strada che certamente all'epoca erano numerosi e ben voluti. Grazie e buon pomeriggio. --
Antonino Barbato

No a Città Alta solo di ricchi e residenti. Sì a tutti ma con senso civico.
A.M.

No a giardini e manti erbosi (finti) in piazza Vecchia !!!! I turisti italiani e stranieri l'apprezzano così com'è. Non roviniamo questo gioiello che molti ci invidiano.
B.C.

Ho un amico che vive in città alta: beato lui, pensavo. Poi ho fatto un paio di ragionamenti. L'altra sera dovevo passare a trovarlo e, pensando alle telecamere e al rischio di prendere una multa, sono andato in bicicletta: meno male che ho la bici elettrica, altrimenti sarei arrivato fradicio di sudore. Ma non tutti possono pemettersesela...
Davanti a casa sua passa gente vociante fino alle 2-3 del mattino, con gran poco rispetto di chi magari sta dormendo. Ogni venerdì sera, sabato sera o domenica se qualcuno va a trovarlo lui spesso è costretto a scendere in auto e portarsi a casa gli ospiti: mai pensato a un'ottantenne che fa la fila chilometrica alla funicolare...?
Poi ci sono le auto da corsa, e lui vive un week-end da segregato, poi c'è il Soap Box, e lui con famiglia non possono neanche uscire di casa. D'estate c'è la movida estiva per tre mesi, e lui si mette i tappi alle orecchie. Una bella vita, come se stesse in un circo....
Alla fine mi sono convinto: meglio la mia periferia.
Andrea C.


Reputo la richiesta dell'Associazione dei residenti assolutamente sensata. Da un lato non si può snaturare il vero e autentico volto di Città Alta, dall'altro però non è possibile bocciare iniziative temporanee come quella dei giardini in piazza Vecchia. Non temo i mangiafuoco di una domenica, temo i dehors di intere stagioni, con i “funghi” che riscaldano (ma chi li ha inventati?), i cestini traboccanti di rifiuti della mattina dopo. I turisti, è vero, non vogliono fiere dell'inutile, vogliono l'atmosfera autentica della nostra città che hanno conosciuto magari su internet e sperano di vedere dal vivo.
Emanuele R.

Buongiorno, sono davvero basita di tutto quanto sto leggendo. Io credo che Città Alta sia bellissima e ben vengano le attività di rivitalizzazione. Fianiamola con questa storia delle carrozze. L'iniziativa è bella e piacevole. Io l'ho provata con i miei bambini ed è stata un'ottima occasione per "riscoprire" Bergamo. Un'attività tra l'altro a un buon prezzo, che va benissimo per i turisti, ma anche per i bergamaschi. Ci ho abbinato anche un pic nic sui Bastioni e la giornata è stata davvero interessante. E tra l'altro le persone che organizzano questi giri con i cavalli hanno una gran passione per gli animali e quindi finiamola con le polemiche tanto per farle. Godiamoci la città, facciamo circolare le idee, diamo stimoli turistici. E magari pensiamo al fatto che in tutta la città, anche in Città Alta, ai semafori gli zingari chiedono l'elemosina.
Federica di Bergamo.


Salve, volevo esprimere la mia solidarietà alla lettera dell'Associazione per Città Alta pubblicata sul sito internet del Vostro giornale. Sono un ragazzo di 20 anni, nato e cresciuto in Città Alta, ho tantissimi bei ricordi di quella che ormai definisco “la mia epoca”... che purtroppo vengono demoliti uno ad uno ogni volta che rimetto piede nelle vie della mia infanzia! Negozi spariti, attività storiche chiuse per far spazio a negozi di moda, bar e ristoranti. L'immagine di Città Alta è anche legata ai suoi negozi storici, penso alla gastronomia Mangili sfrattata dopo anni che (per fortuna mi viene da dire) andrà a occupare il vuoto della “bottega del Carara”, al pub di fronte al Cavour, ora diventato una sede di una notissima catena di distribuzione di cosmetici (già presente peraltro in Porta Nuova), che ha anche una tipologia di negozio molto appariscente che è un pugno in un occhio per chi passa lì davanti. Personalmente mi è pianto il cuore alla vista del mio negozio di caramelle sostituito da un negozio di vestiti alla moda... Città Alta è uno splendido esempio di centro storico mantenutosi praticamente inalterato nel tempo, le amministrazioni comunali dovevano e devono mettere un freno a questo sfruttamente d'immagine, che sta trasformando la città in un centro commerciale a cielo aperto; riconosco, come è giusto che sia, che molto è stato fatto per rivalutare alcune zone e in generale per tutelare la conservazione di Città Alta, ma ancora di lavoro si può fare per renderla più vivibile, e non solo per il turista occasionale. Spero che chi di dovere intervenga per verificare la situazione, distinti saluti
Davide Ghisalberti

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