Ormai è deciso: il Botellòn si farà
La Prefettura ribadisce: linea dura

Gli avvertimenti del prefetto Camillo Andreana, con verifiche a tappeto e ritiro delle patenti in caso di necessità, non sono bastati: sabato il Botellón si farà (o almeno così sembra). E gli organizzatori invitano ad andarci in bici. Appuntamento alle 21.

Gli avvertimenti del prefetto Camillo Andreana, con verifiche a tappeto e ritiro delle patenti in caso di necessità, non sono bastati: sabato il Botellón si farà (o almeno così sembra). E gli organizzatori invitano ad andarci in bici.

Per Bergamo è stata scelta la Fara e i giovani si sono dati appuntamento, con un forte tam tam sui social network, dalle 21.

Il raduno, nato alla fine degli anni '80 in Andalusia e importato da uno studente Erasmus di ritorno da Granada, in Italia ha messo piede per la prima volta a Milano nel 2007. Ed ora, dopo vari eventi sparsi per la penisola, durante la giornata di sabato si assisterà al primo vero e proprio «Botellón nazionale» e Bergamo è tra le città partecipanti.

Le forze dell'ordine si stanno già allertando. Durante un vertice sulla sicurezza, il prefetto Camillo Andreana ha annunciato il pugno di ferro: un «feroce controllo» per i partecipanti e tolleranza zero.

Intanto sulla pagina di Facebook «Botellón Bergamo», gli organizzatori fanno sentire la propria voce, ricordando le regole delle festa: niente bottiglie di vetro, nessuna vendita di bevande alcoliche, nessun impianto di musica, solo canti popolari e strumenti musicali e «una buona dose di civiltà».

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