Tentorio e il nuovo ospedale:
«Se ci sono ritardi, lo si dica»

«Non ci nascondiamo dietro un dito: il Comune si è impegnato con tutte le sue forze perché il nuovo ospedale divenisse realtà. Ma ora, davanti a un trasloco che sembra slittare, non possiamo nascondere la nostra preoccupazione».

«Non ci nascondiamo dietro un dito: il Comune si è impegnato con tutte le sue forze perché il nuovo ospedale di Bergamo divenisse realtà. Ma ora, davanti a un trasloco che sembra slittare, anche se di poco, ma in particolare davanti al reale pericolo che l'area dei vecchi Riuniti resti abbandonata a se stessa, non possiamo nascondere la nostra preoccupazione. Palazzo Frizzoni è pronto a impegnarsi perché questa grande opera apra, ma può e vuole farlo soltanto nel pieno rispetto dei ruoli e delle competenze».

È il sindaco di Bergamo Franco Tentorio a spiegare la posizione del Comune davanti all'appello pubblico lanciato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. «Certo non posso sostituirmi ad altri né sulla vicenda del trasloco né sul completamento delle opere. In casa d'altri non metto becco – aggiunge Tentorio – . Mi sento però libero di spiegare che, proprio perché quest'opera è sentita come propria dai bergamaschi, se io fossi al posto dell'Azienda Riuniti e avessi la ragionevole certezza che il trasloco, per problemi anche non imputabili all'ospedale, deve slittare, lo spiegherei pubblicamente ai cittadini».

Inevitabile, invece, per il Comune, la preoccupazione per il destino di Largo Barozzi: «Ho più volte polemizzato sulla lentezza di Infrastrutture Lombarde nell'indire una seconda asta. Non capisco perché ci voglia così tanto tempo per una perizia sull'area, visto che ce n'è già una fatta per l'asta andata deserta nel 2009. È chiaro che se anche il trasloco slitterà di poco, quell'area resterà deserta a lungo, perché l'asta ha comunque i suoi tempi. E un'area così, vuota a lungo, sarà un grave problema per la città. Il Comune non ha i mezzi per attivare una sorveglianza 24 ore su 24, e se anche li avesse, non sarebbe di sua competenza, perché l'area è della Regione. Spero che vogliano pensare almeno a questo, e in fretta».

Intanto, dalle minoranze di Palafrizzoni (Partito democratico, Lista Bruni, Idv, Udc e Verdi) ieri è stato depositato in Consiglio un ordine del giorno urgente e approvato in serata all'unanimità.

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