Stadio, Cividini: sì al confronto
Si attende la risposta di Percassi

Un piccolo spiraglio. O forse no. Come cantava Lucio Battisti, «io vorrei, non vorrei, ma se vuoi». Ovvero la vicenda del Parco dello sport a Grumello del Piano giunta ai tempi supplementari dei tempi supplementari. Ieri Cividini è stato da Tentorio.

Un piccolo spiraglio. O forse no. Come cantava Lucio Battisti, «io vorrei, non vorrei, ma se vuoi». Ovvero la vicenda del Parco dello sport a Grumello del Piano giunta ai tempi supplementari dei tempi supplementari.

Lunedì 1° ottobre a Palafrizzoni ha fatto capolino l'imprenditore Paolo Cividini, proprietario dei terreni di Grumello del Piano dove dovrebbe - o sarebbe dovuto, vista l'aria... - sorgere il Parco dello Sport. Un intervento da realizzare in tandem con Antonio Percassi e l'Atalanta, se non fosse che tra i due sono volati gli stracci.

Nell'incontro di ieri, Cividini si sarebbe detto disponibile a proseguire nel progetto, così come protocollato a febbraio a Palafrizzoni. In verità ad agosto lo stesso imprenditore aveva presentato uno «studio che tiene conto delle possibilità di superamento delle difficoltà incontrate», per usare le sue testuali parole. Una «proposta di variante urbanistica al Pgt» come l'aveva definita l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta.

Qualunque cosa sia, è stata più che sufficiente per far imbufalire Percassi che prima ha preso le distanze da questa sorta di piano B, poi ha fatto sapere (via stampa) di non voler avere più niente a che fare con Cividini. Con contorno di strali, minacce di querele, annessi e connessi.

Ieri il sindaco Franco Tentorio ha detto di non essere contrario alla realizzazione del Parco dello sport a lotti, come proposto da Cividini, ma ci deve essere la piena condivizione delle parti. Quindi di Percassi. E qui la situazione si complica parecchio.

Occhi puntati quindi sulla puntata a Palafrizzoni di Percassi che potrebbe anche arrivare con una proposta in solitaria: nuovo stadio magari nell'hinterland o ristrutturazione dell'attuale.

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