La Bergamasca non è immune
«70 episodi di stampo mafioso»

La mafia in Bergamasca alza muri, vende droga, sfrutta. E non da ora. Da almeno cinquant'anni. Lo documenta un dossier di «Libera» in costruzione, che raccoglie 70 episodi di stampo mafioso, con base qui, nel cuore del Nord ricco e operoso.

La mafia in Bergamasca alza muri, vende droga, sfrutta. E non da ora. Da almeno cinquant'anni. Lo documenta un dossier di «Libera» in costruzione, che raccoglie 70 episodi di stampo mafioso, con base qui, nel cuore del Nord ricco e operoso.

L'autore è Rocco Artifoni, uno dei portavoce del coordinamento bergamasco di associazioni contro le mafie: amministratore di una cooperativa, 52 anni, almeno dieci impegnati nelle battaglie di don Luigi Ciotti.

Proprio oggi si costituisce un gruppo di lavoro che lo affiancherà nella verifica di fonti e dati per completare il quadro. E che la mafia non sia un'«astrazione», ma che abbia «fondamenta», lo dimostrano anche i 18 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata in provincia, e i molti altri in arrivo, per ora solo sotto sequestro.

Nelle intercettazioni sul «caso Zambetti», la 'ndrangheta dice: «Prendiamo Bergamo». Che effetto le fa?
«Di certo non mi stupisce. Solo qualche mese fa erano uscite intercettazioni in cui la 'ndrangheta usava le stesse parole, dicendo che avrebbe "preso" un'azienda di scavi, poi fallita. L'intenzione non è andata in porto, ma c'era».

Dalle intenzioni, però, spesso si passa ai fatti.
«Decisamente. Negli ultimi tre anni, attraverso libri, sentenze, ordini di custodia cautelare, ho raccolto almeno 70 episodi di attività mafiose che si sono svolti in provincia di Bergamo negli ultimi cinquant'anni».

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