Formigoni: «Voto al più presto
Albertini? un ottimo candidato»

Se la Lega oggi «non cambia la sua posizione, mi assumo il compito istituzionale, che mi compete, di limitare al minimo la campagna elettorale e andare al voto al più presto». Lo dice Formigoni. «Quella di Albertini? Sarebbe un'ottima candidatura».

La Lega «ha mostrato la sua anima inaffidabile e ribaltonista» e se entro oggi «non cambia la sua posizione, mi assumo il compito istituzionale, che mi compete, di limitare al minimo la campagna elettorale e andare al voto al più presto».

Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.
E il candidato? «Studieremo la cosa insieme al Popolo delle Libertà. Per ora è presto, ci sono certamente nelle fila del partito delle persone in grado di portare avanti quello che ho io ho realizzato in questi diciassette anni, ma è ancora presto per ragionare in questa direzione». Per Formigoni «quella di Albertini sarebbe certamente un'ottima candidatura».

«Do pochi giorni di tempo al Consiglio regionale perchè elimini il privilegio del listino bloccato, come chiedo a voce e per iscritto da molti mesi - prosegue -. Come secondo atto amministrativo voglio vedere cosa succede sulla chiusura del bilancio. Poi, si va al voto».

Per Formigoni «sei mesi di campagna elettorale per la Lombardia sono un fatto demenziale. Mi assumo la responsabilità di mettere fine a questa agonia che comporterebbe blocchi, polemiche, intralci di ogni genere».

La decisione «dipende dalla risposta che avrò dalla Lega nelle prossime 24 ore - aggiunge il governatore -. Giovedì scorso, il segretario Roberto Maroni aveva spiegato che, dopo aver ottenuto l'azzeramento della giunta regionale, aveva il dovere di andare avanti. Sabato ha detto che bisogna votare ad aprile: se questa resta la loro linea, ripeto, è inutile aspettare la primavera».

Formigoni si definisce «allibito: giovedì ci siamo parlati in tre: io, Alfano e Maroni. Abbiamo concordato la strategia, siamo andati davanti alle telecamere, ci siamo stretti la mano: e poi? Sono allibito e sconcertato: si conferma l'anima della Lega inaffidabile e ribaltonista».

Sul suo futuro, il presidente della Regione spiega: «Io sarò in campo. Non è necessario essere candidato: farò la campagna elettorale con un ruolo da definire, perchè a me interessa rivendicare l'eccellenza del buon governo e della buona politica di questi 17 anni e offrire una proposta ai lombardi».

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