22 telecamere di sorveglianza
ma i ladri se ne fanno un baffo

Per agire indisturbati e agevolare la fuga nel caso di arrivo dei carabinieri, hanno sbarrato gli ingressi al piazzale del distributore di benzina e l'accesso a una strada di campagna che dà sul retro, utilizzando i rami di alcune piante tagliati con le seghe.

Per agire indisturbati e agevolare la fuga nel caso di arrivo dei carabinieri, hanno letteralmente sbarrato gli ingressi al piazzale del distributore di benzina e perfino l'accesso a una strada di campagna che dà sul retro, utilizzando i rami di alcune piante tagliati con seghe, poi ritrovate in un fosso. Hanno poi manomesso l'impianto elettrico e, utilizzando mazze e picconi, sfondato la vetrina del chiosco-bar, arraffando decine di stecche di sigarette per un valore quantificato attorno ai 9 mila euro.

È stata una spaccata studiata nei minimi dettagli, quella messa a segno nella notte tra lunedì e martedì a Verdello, ai danni del distributore Eni lungo l'ex statale 42. Un esercizio già preso di mira diverse volte da ladri e rapinatori, l'ultima solo un mese fa, quando si era verificato un episodio identico, anche nelle modalità. Dalle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza sembra proprio che la banda sia la stessa del colpo precedente: quattro uomini con il volto coperto dal passamontagna.

Esasperato, dopo l'ennesimo colpo, il titolare del distributore, Pierangelo Cassotti: «Ho investito tantissimo nella sicurezza, mettendo addirittura 22 telecamere e antifurti di ogni genere, ma i ladri si basano sulla velocità e ce la fanno sempre».

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