Nuovo ospedale verso l'apertura
Più vicino il certificato di collaudo

È arrivata alla vigilia dell'incontro tra prefetto, ospedale e sindacati - in programma oggi alle 11 -, la relazione della commissione di collaudo per il nuovo ospedale Papa Giovanni XXIII: aggiorna e integra tutte le precedenti inviate dai tecnici all'Azienda.

È arrivata alla vigilia dell'incontro tra prefetto, ospedale e sindacati - in programma oggi alle 11 -, la relazione della commissione di collaudo per il nuovo ospedale Papa Giovanni XXIII: aggiorna e integra tutte le precedenti inviate dai tecnici all'Azienda.

La relazione dei tre collaudatori riconosce che le condizioni «sub judice» avanzate nella relazione del 27 luglio sono state rimosse, ma non costituisce ancora il certificato di collaudo necessario per l'accreditamento.

Il certificato di collaudo sarà emesso ad avvenuta acquisizione e definizione di tutti gli argomenti di carattere economico e amministrativo. La relazione finale sarà considerata conclusa e completa solo quando sarà integrata dai punti che riguardano i conteggi sul valore dell'opera e il suo eventuale deprezzamento.

«Lo sforzo di tutti dev'essere quello di aprire questo ospedale - sottolinea il direttore generale dell'Asl, di Bergamo, Mara Azzi, cui spetta accreditare il nuovo ospedale di Bergamo. Ma lo ribadisco: l'accreditamento arriverà quando ci saranno tutte le condizioni previste dalla legge. E senza il certificato finale di collaudo l'accreditamento non si può rilasciare».

«Ci sono ancora lavori in corso e mancano altri collaudi. Abbiamo in corso le verifiche sul campo, ma finché sono in corso lavori, non possono dirsi concluse. Dal momento in cui l'Asl firma l'ok, i responsabili di qualunque evento saremo noi. E i bergamaschi possono esserne certi: l'accreditamento ci sarà in piena sicurezza».

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