Welfare, Saffioti: rivedere il sistema
Misiani: «Ma Callioni dove era»

«La giunta regionale riveda con urgenza il sistema dei servizi sociali». Lo chiede il vicepresidente del consiglio regionale Carlo Saffioti del Pdl. Interviene anche l'on. Antonio Misiani (Pd) che si domanda: «Dov'era Callioni quando Berlusconi li tagliava?»

«La giunta regionale riveda con urgenza il sistema dei servizi sociali». Lo chiede il vicepresidente del consiglio regionale Carlo Saffioti del Pdl: «Torniamo ad affidarci agli amministratori locali, loro sanno cosa succede sul territorio».

L'intervento di Carlo Saffioti
«La Giunta regionale riveda con urgenza il sistema dei voucher per i servizi sociali - precisa Saffioti-. La nuova modalità era stata pensata come uno strumento per applicare il principio di sussidiarietà, ma in questo momento di crisi è evidente che, purtroppo, essa non risponde alle effettive esigenze dei territori».

Saffioti dunque prende una posizione netta nei confronti della gestione dei fondi per l'assistenza alle persone in difficoltà (anziani non autosufficienti, disabili, famiglie).

E si rivolge proprio al territorio: «Dato il momento di crisi e di conseguente carenza di risorse per le strette imposte dal governo, è necessario che Regione Lombardia torni ad affidarsi a chi ha l'effettivo polso della situazione, ovvero gli amministratori locali e gli ambiti. Da questo punto di vista il presidente Callioni ha ragione da vendere, anche perchè quando una riforma penalizza chi spende bene e con efficienza come la provincia bergamasca è chiaro che qualcosa non torna. I comuni stanno già pagando gli effetti di tagli scriteriati, se aggiungiamo anche questo li mandiamo al collasso».

«Nei momenti di crisi economica, come quello che stiamo attraversando, anche gli strumenti migliori possono risultare inefficaci o persino deleteri. Chi fa politica – conclude Saffioti – deve avere la capacità di comprendere i propri eventuali errori e correggerli nei tempi più rapidi possibili».

L'intervento dell'on. Misiani
A proposito dei fondi per le politiche sociali interviene anche l'on. Antonio Misiani, tesoriere del Pd, che si domanda: «Dov'era Callioni quando Berlusconi li tagliava?»

«Le critiche dell'assessore alle politiche sociali del Comune di Bergamo nei confronti della presunta disattenzione dei parlamentari bergamaschi verso il sociale - dice Misiani - sono francamente sorprendenti. Due anni fa il Pd denunciò a livello nazionale i drastici tagli inferti dal governo Berlusconi ai fondi statali per le politiche sociali, ridotti da 2,5 miliardi stanziati dall'ultima finanziaria del governo di centrosinistra a poco più di 500 milioni (e ulteriormente tagliati  a circa 200 milioni l'anno seguente)».

«Non ricordo, in proposito, prese di posizioni critiche da parte dell'assessore Callioni. Pochi giorni fa il Parlamento ha modificato, grazie alle sollecitazioni in primis del Pd, il disegno di legge di stabilità 2013 stanziando 500 milioni di euro aggiuntivi per le politiche sociali, i non autosufficienti e i malati di Sla. E' una prima inversione di tendenza: andrebbe riconosciuta, anche perché decisa in una fase di grandi ristrettezze nei conti pubblici. In ogni caso, come PD continueremo a lavorare in questa direzione, nella convinzione che le politiche di welfare degli enti locali siano decisive per garantire la coesione delle nostre comunità».

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