Toh, treni in ritardo e freddi
Leggi il «dialogo dell'assurdo»

Treni ancora in ritardo e freddi. Vi raccontiamo il dialogo di un pendolare con il capotreno degno di una pièce di Ionesco del tipo (parla il capotreno): «È vero che dalla bocchetta esce aria fredda, ma in fondo non fa tanto freddo, io non ho freddo...».

Treni ancora in ritardo e freddi. Vi raccontiamo il dialogo di un pendolare con il capotreno degno di una pièce di Ionesco del tipo (parla il capotreno): «È vero che dalla bocchetta esce aria fredda, ma in fondo non fa tanto freddo, io non ho freddo...». Ecco l'email.

«Il treno delle 8.02 da Bergamo a Milano ieri è arrivato alla stazione di Milano Lambrate con 20 minuti di ritardo (tempo di percorrenza aumentato del 50%) e oggi con 10 minuti di ritardo. Motivi del ritardo? Ignoti. Nessun annuncio nessuna comunicazione. Oggi su quel treno alcuni (?) posti erano freddi e a questo proposito c'è stato un dialogo con il capotreno degno di una pièce di Ionesco»:

Passeggero: «Scusi è possibile avere una temperatura un po' più alta?» (cenni di assenso di 12 persone attorno).

Capotreno: «Mi dispiace ma è tutto regolato elettronicamente, non posso farci niente».

P: «Può almeno segnalare il disservizio».

C: «Noi lo segnaliamo sul libro di bordo, ma il materiale è vecchio, siete voi che dovete fare le segnalazioni».

P: «Sono più di 10 anni che sento questa motivazione e che facciamo segnalazioni, siamo un po' stufi!» (coro dei passeggeri: «è vero e paghiamo sempre di più per questo servizio»).

C: «Mi spiace». Si allontana. Fatti pochi passi torna indietro e riprende: «Comunque là più avanti c'è più caldo, se vuole si può spostare e comunque l'impianto funziona».

P: «A dire il vero adesso sono arrivato anche se in ritardo, mi sembra inutile e, mi scusi, può mettere la mano sulla grata di aerazione? Sente esce aria fredda».

C: «È vero esce aria fredda, ma in fondo non c'è così freddo, io non ho freddo!» (coro di buh! da parte di 12 passeggeri con piumini cuffie sciarpe e guanti).

Purtroppo non ho la possibilità di segnalare l'autore di questo dialogo perché sprovvisto (come tutto il personale trenord) di tesserino di riconoscimento. A questo punto ho una proposta per Trenord: organizzi una bella caccia al tesoro per i pendolari bergamaschi.

Prima tappa: trovare un treno in orario (1.000 punti). Seconda tappa: trovare un posto a sedere (500 punti: su alcuni treni si viaggia in piedi). Terza tappa: trovare una carrozza con l'impianto di climatizzazione funzionante (500 punti: Biesuz aveva promesso che avremmo passato l'inverno al caldo). Quarta tappa: trovare un capotreno riconoscibile (1.000 punti). Se uno arriva a 3000 punti vince un biglietto sul Lombardia Express così non viaggia vuoto come al solito.

Salvatore Vassallo del Cpb

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