Il nuovo ospedale è in funzione:
già spostati i primi 69 pazienti

Sono sessantanove i primi pazienti arrivati al nuovo ospedale di Bergamo, dedicato a Papa Giovanni XXIII. Il trasferimento nella struttura della Trucca ha preso il via regolarmente, come da programma. Il primo «convoglio» è addirittura partito in anticipo.

Sono sessantanove i primi pazienti arrivati al nuovo ospedale di Bergamo, dedicato a Papa Giovanni XXIII. Il trasferimento nella struttura della Trucca ha preso il via regolarmente, come da programma. Il primo «convoglio» - cioè il primo gruppo di pazienti, quattro in tutto - è addirittura partito in anticipo, intorno alle 8,25 invece che alle 8,30.

Ma alle 7 del mattino i Riuniti erano già in piena attività: si stavano preparando il piazzale e i vialetti per il passaggio dei mezzi, delle barelle, delle attrezzature. I primi pazienti sono stati svegliati un po' prima del solito: la colazione, poi gli ultimi preparativi. Tutte le operazioni hanno visto scendere in campo il personale dell'ospedale ma anche i tanti volontari della Croce Rossa e dell'Anpas.

Alle 8 è arrivato il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Carlo Nicora, che ha voluto seguire in prima persona i primi spostamenti. Nella mattinata di sabato - ma sarà così anche nei prossimi giorni - i convogli sono stati messi in campo dall'azienda ospedaliera, in collaborazione con la Prefettura, il corpo di polizia locale. Il coordimanego è stato invece affidato alla centrale operativa del 118.

Oltre alle ambulanze, per i pazienti più gravi o in condizioni delicate, è entrata in azione anche la Padana Emergenze con un mezzo super-attrezzato: è infatti dotato di una vera e propria terapia intensiva mobile e può accogliere anche i pazienti con circolazione extracorporea.

Inizialmente i pazienti da spostare nella giornata di sabato erano un centinaio, ma alcune dimissioni dell'ultim'ora hanno permesso di ridurre la quantità di trasferimenti. L'operazione - il primo vero test sul campo di quello che era stato studiato solo a tavolino, come ha sottolineato Nicora - si è completata addirittura in anticipo, verso le 12,30, e senza intoppi.

Anche un'impresa di traslochi
Oltre ai pazienti e ai loro effetti personali, ci sono da spostare nel nuovo ospedale anche il materiale medico e quello destinato agli uffici. Per questo, al fianco delle ambulanze, è entrata in azione un'impresa di traslochi.

Dodici camion della ditta Cortesi di Brescia, che ha avuto l'incarico in qualità di vincitrice di un appalto regionale. Ai traslocatori, una volta usciti i pazienti, è toccato il compito di «svuotare» i reparti.

Quelli interessati nella prima giornata sono: Nefrologia, Psichiatria 1 e 2, Ematologia, Oncologia e Malattie infettive.

Come avviene il trasferimento
I mezzi lasciano la struttura di largo Barozzi dall'uscita di via XXVI Maggio e si dirigono verso la Briantea, che percorronno fino alla circonvallazione Leuceriano, dalla cui rotatoria si accede all'area ospedaliera. Le ambulanze coprono lo stesso percorso riservato ai mezzi per le urgenze, ad accesso controllato e collegato direttamente alla camera calda del Pronto Soccorso.
 
L'azienda ospedaliera ha messo in campo una squadra che organizza le partenze dall'Ospedale Maggiore e una incaricata di accogliere i degenti al Papa Giovanni XXIII. Ogni paziente è chiaramente identificabile grazie a un cartellino con il numero del posto letto, che identifica anche la documentazione clinica e gli effetti personali.

A seconda delle condizioni del malato il trasporto può avvenire in automobile, minibus o ambulanza, nei casi più delicati con la presenza di un rianimatore e un infermiere a bordo.

Nefrologia, Ematologia, Oncologia, Psichiatria 1 e 2, Malattie Infettive sono le Unità coinvolte nella giornata di sabato. Dall'arrivo del primo malato al Papa Giovanni sono state attivate, per gestire le emergenze, due sale operatorie utilizzabili 24 ore su 24 e 8 posti di Terapia intensiva.

Si finisce il 20 dicembre
Il trasferimento dei degenti si concluderà giovedì 20 dicembre con la chiusura del Pronto Soccorso (generale, pediatrico e ostetrico) di largo Barozzi alle 20 e l'apertura di quello al nuovo ospedale a partire dalle 8 dello stesso giorno, quindi con un funzionamernto in doppio per buona parte della giornata.

Fino ad allora, per facilitare le operazioni legate al trasferimento, le visite da parte dei parenti ai pazienti ricoverati al Papa Giovanni XXIII saranno consentite dalle 18.30 alle 21.

Giorno per giorno
Il programma di trasferimento di ogni giornata viene confermato la sera precedente e comunicato anche dal sito dell'azienda ospedaliera www.hpg23.it. Sempre a quest'indirizzo web sarà possibile avere informazioni su come raggiungere l'ospedale, sui parcheggi, sulla collocazione dei servizi e delle unità e sui nuovi recapiti.

Dal 7 gennaio saranno trasferiti anche gli ambulatori. I pazienti con visite ed esami prenotati nella settimana dal 7 al 14 sono stati o saranno contattati telefonicamente per avere conferma della sede in cui dovranno recarsi.
 
I VOLONTARI
Una task force di 70 volontari delle associazioni Avo, Eos, Ragazzi on the road, Associazione nazionale Alpini e Croce Rossa italiana, si è resa disponibile ad accogliere i visitatori in queste prime fasi, per dare indicazioni logistiche e facilitare l'orientamento del pubblico, anche per il Centro prelievi e le attività ambulatoriali, che verranno trasferiti a gennaio. Anche le associazioni che sono sempre presenti in ospedale stanno fornendo e forniranno un prezioso supporto.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO
Ai parenti dei ricoverati trasferiti nella giornata di sabato è stata già consegnata una lettera con le indicazioni legate al trasferimento,  con una planimetria con i numeri civici dell'Hospital street e la collocazione delle Unità che verrà distribuita al Punto Informazioni del Papa Giovanni XXIII.

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