Mercoledì è la volta del «nido»
Un gioiello la terapia intensiva

È stata la giornata dei bambini e anche domani i riflettori saranno puntati sui più piccoli e sulle future mamme. Al nuovo ospedale di Bergamo martedì sono arrivati 67 pazienti, molti dei quali neonati. Parla il direttore sanitario del Papa Giovanni, Laura Chiappa. ASCOLTA L'INTERVISTA AUDIO

È stata la giornata dei bambini e anche domani i riflettori saranno puntati sui più piccoli e sulle future mamme. Al nuovo ospedale di Bergamo oggi, martedì 18 dicembre, sono arrivati 67 pazienti, molti dei quali neonati. «È stata una mattinata importante ed è andato tutto molto bene - commenta il direttore sanitario Laura Chiappa -. Abbiamo trasferito tutta la parte pediatrica, partendo dalla Chirurgia pedatrica fino alla Pediatria, compresi i bambini affetti da tumori. Quindi la Pediatria oncologica e i piccoli trapiantati di fegato e intestino».

Una mattinata decisamente impegnativa: «Tutto si è svolto nella piena sicurezza - continua Chiappa -. Anche i pazienti pediatrici meno piccoli erano sereni e hanno reagito molto bene all'accoglienza che gli abbiamo offerto nella camera calda del Pronto soccorso. Gli stessi genitori erano molto sereni e gli operatori erano felici: l'attenzione che poniamo ai bambini è sempre molto alta, per rendere ogni momento del ricovero meno traumatizzante. Anche per questo motivo i bambini hanno viaggiato in ambulanza con i genitori».
Poi al Papa Giovanni tutto era pronto per dare loro il benvenuto con gioia: «Dagli operatori ai medici, per non parlare dell'ambiente accogliente, tra tanti giochi e tanti colori. Devo dire che sono stati tutti molto bravi».

Oltre ai bambini, oggi è stata la giornata della Medicina: «Abbiamo trasferito anche tutti i pazienti di questa Unità operativa, in tutto 41, e domani, tornando ai più piccoli, trasferiamo tutti i neonati presenti nel nido e i piccoli della Terapia intensiva neonatale, quasi una sessantina - continua il direttore sanitario -. Solo in Terapia intensiva neonatale e in Patologia neonatale ce ne sono venti, un numero decisamente importante tanto che abbiamo previsto, data la delicatezza della cosa, trasporti particolari. Verranno ad aiutarci delle equipe mediche, con l'intensivista neonatale e l'infermiera specializzata, da Cremona e Como: arriveranno con mezzi specializzati per il trasporto delle incubatrici».

Domani poi saranno spostati tutti i piccoli del nido: «Le mamme viaggeranno in parallelo e poi trasferiremo le future mamme ricoverate in Ostetricia e in Ginecologia. Per loro saranno attivate le nuove sale parto, mentre chi da casa dovesse rivolgersi al Pronto soccorso domani deve andare ancora in largo Barozzi - sottolinea il direttore sanitario -, dove le sale parto restano attive con la presenza di un ginecologo, un neonatologo e l'ostetrica».

Domani potrebbe quindi esserci l'ultimo nato del vecchio ospedale e il primo nato del nuovo ospedale, mentre la «maratona trasloco» terminerà giovedì: «Con l'apertura alle 8 del nuovo Pronto soccorso - sottolinea Chiappa -, anche se manteremmo aperto per tutta la giornata di giovedì il Pronto soccorso "vecchio". Sempre giovedì poi termineremo la chiusura dei Riuniti trasferendo il dipartimento cardiovascolare, la Cardiochirurgia, la Chirurgia vascolare, la Cardiologia e l'Emodinamica: cioè tutto quello che è collegato all'emergenza cardiologica».

Ancora giornate importanti per la direzione dell'ospedale quindi, con la dottoressa Chiappa che rivela: «Tra i tanti reparti, mi piacciono le Terapie intensive: qui più specialisti collaborano tra loro e questa integrazione di competenze porta sempre conoscenza. Poi, se vogliamo tornare a parlare dei bambini, stiamo già lavorando ad alcune migliorie della Terapia intensiva neonatale, per rendere questo spazio ancora più accogliente».

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