Violenze in baita, le due sorelline
confermano le accuse al 73enne

Hanno confermato in buona sostanza le accuse contro quello che erano solite chiamare «nonno», le due sorelline della Bassa bergamasca contro le quali - secondo le contestazioni - un pensionato di 73 anni avrebbe commesso una serie di abusi.

Hanno confermato in buona sostanza le accuse contro quello che erano solite chiamare «nonno», le due sorelline della Bassa bergamasca contro le quali - secondo le contestazioni - un pensionato di 73 anni avrebbe commesso una serie di abusi protrattisi negli anni.

Le due bambine, di 9 e 11 anni, ieri pomeriggio sono state sottoposte a incidente probatorio nella stanza protetta della Procura. In pratica, per quasi tre ore sono state sentite davanti al gip Raffaella Mascarino con l'ausilio di uno psicologo e alla presenza delle parti: il pm Gianluigi Dettori, l'avvocato Raffaella Sonzogni per il pensionato; l'avvocato Roberta Ribon che assiste la collega Francesca Longhi, nominata curatrice speciale delle due bimbe; e gli avvocati Emilio Gueli e Paola Villa che assistono i genitori delle piccole, finiti nel registro degli indagati per omesso controllo delle figlie. Il pensionato era finito in manette nel dicembre scorso, su segnalazione di una vicina di casa della famiglia delle bambine. L'uomo, che è amico dei genitori delle due minori, è accusato di aver abusato delle due in diverse occasioni. Le violenze, secondo quanto raccontato dalle sorelline, sarebbero avvenute sia nell'abitazione della Bassa dove vivono, sia nella baita della Valle Brembana dove abita il pensionato e dove le piccole sarebbero state ospitate (da sole) in più di un'occasione.

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