Bici, il 1° censimento lombardo
A Bergamo «pesa» il bike sharing

Nel mondo delle biciclette Bergamo è il capoluogo in cui il bike sharing incide di più su chi utilizza le due ruote. È la fotografia che emerge dal Primo Rilevamento dei ciclisti in Lombardia, relativo al 2012, effettuato dalla Regione.

Nel mondo delle biciclette Bergamo è il capoluogo in cui il bike sharing incide di più su chi utilizza le due ruote. Cremona è la città con il maggior numero di ciclisti, a Lecco c'è il numero più alto di sportivi, a Varese le donne pedalano meno degli uomini, Brescia e Lodi sono le città che hanno più parcheggi.

È questa la fotografia che emerge dal Primo Rilevamento dei ciclisti in Lombardia, relativo al 2012, effettuato dalla Regione attraverso un'apposita convenzione quadriennale con la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta). In generale, forse complice anche la crisi economica, ai lombardi la bicicletta piace sempre di più e i numeri dimostrano che il suo utilizzo è maggiore anche nel tragitto casa-lavoro o casa-scuola, laddove sono presenti parcheggi attrezzati o custoditi.

I dati sono stati presentati dagli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilità, allo Sport e Giovani e all'Ambiente, insieme al presidente della Fiab Antonio Dalla Venezia, al presidente del Comitato Lombardia della Federazione ciclistica italiana Francesco Bernardelli, al vice presidente Cordiano Dagnoni e a due glorie del ciclismo italiano come Ernesto Colnago e Felice Gimondi.

Ecco i numeri del I Rilevamento dei ciclisti per Bergamo:
Rilevamento a cura di: associazione Fiab Giorno e orario: lunedì 17 settembre 2012, dalle 7.30 alle 10.30; giorno di mercato.

POSTAZIONI DI RILEVAMENTO CICLISTI
Piazzale Oberdan, Borgo Santa Caterina, piazzale della Malpensata, via XX Settembre presso sede Ster, piazzale stazione ferroviaria.
Ciclisti totali rilevati: 1.931.

INTERMODALITÀ PRESSO LA STAZIONE FERROVIARIA
Offerta di parcheggi biciclette totale: 500.
Uso dei parcheggi ore 12: 550 biciclette (incluse quelle legate disordinatamente).

Uso dei parcheggi ore 22: 55 biciclette (incluse quelle legate disordinatamente). È presente una postazione del servizio di sharing 'LaBiGgi'.

I dati sulle altre province negli allegati

LUCE SUL MONDO DEI CICLISTI
"Il problema della mobilità ciclistica - ha detto l'assessore alle Infrastrutture - è che è difficilmente quantificabile e questo studio è tanto più meritorio, perché fa luce su chi sono gli utilizzatori delle due ruote. I dati raccolti oggi confermano che, tanto più si realizzano infrastrutture dedicate, tante più persone si sentono incentivate all'utilizzo. Mi auguro che la prossima Giunta prosegua e intensifichi gli sforzi fatti per accrescere l'uso delle due ruote. Le Istituzioni in questo ambito possono fare di più: certo ci sono autostrade, ferrovie e altro a cui badare, ma gli interventi per la ciclabilità hanno spesso costi, contenuti e benefici importanti".
 
L'IMPEGNO DELLA REGIONE PER LE DUE RUOTE
Regione Lombardia, con due progetti inseriti nel Piano regionale della mobilità ciclistica, sta, da un lato, portando avanti un'attività di raccolta dati sulle nuove infrastrutture e sui nuovi servizi e, dall'altro, monitorando l'utilizzo della bicicletta nei capoluoghi di provincia.

Ha inoltre stanziato 11,3 milioni per 45 progetti di infrastrutture e servizi per la mobilità ciclistica e l'ampliamento dei sistemi di bike sharing, ha aderito alla petizione Fiab sull'infortunio in itinere (affinché sia tutelato chi è vittima di incidenti durante il tragitto casa-lavoro) e alla Settimana europea della mobilità.

TEMA CENTRALE, LA SICUREZZA
"Molto è stato fatto e molto è ancora da fare, per consentire a chi utilizza le due ruote di muoversi in modo sicuro - ha commentato l'assessore allo Sport e Giovani -. La bicicletta è un mezzo su cui è importante investire, perché rappresenta non solo una fonte di risparmio in termini economici, ma consente anche di mantenersi in salute. Occorrono però piste ciclabili sicure e garantite. E' necessario rendere più sicure le rotatorie: ne sono spuntate migliaia grazie ai finanziamenti della Comunità europea, ma mettono in pericolo la sicurezza dei ciclisti, per i quali spesso si rivelano delle vere e proprie trappole. Su questo tema Regione Lombardia potrebbe farsi carico di proporre interventi alla Comunità europea. In vista di Expo stiamo inoltre studiando un progetto che, partendo dagli 80 ostelli che ci sono in Lombardia, permetta ai bikers di vedere la nostra bellissima regione. Si tratta di un bacino notevole per l'appuntamento del 2015, visto che sono circa 6 milioni gli appassionati di bici del Sud della Germania, dell'Austria e della Svizzera".

TUTELA DELL'AMBIENTE
"Questo studio - ha detto l'assessore all'Ambiente - è un esempio concreto di sussidiarietà orizzontale e contribuisce a educare i cittadini all'utilizzo della bicicletta: un comportamento che consentirebbe uno sgravio dal punto di vista ambientale in termini di CO2 e di minori emissioni di PM10. È essenziale in tal senso il supporto delle associazioni che, collegando l'azione amministrativa con il territorio, aiutano le Istituzioni a identificare le politiche necessarie. È dunque estremamente importante che l'uso della bicicletta entri a fare parte della nostra educazione ambientale, sia per quanto riguarda gli automobilisti, in chiave di maggiore sicurezza, che per i ciclisti e i pedoni".

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