Protestano per i rumori
Oscurati dal maxi striscione

Se fossimo negli Anni Cinquanta la vicenda avrebbe il sapore della sfida tra i personaggi nati dalla penna di Giovannino Guareschi, don Camillo e Peppone, che architettano dispetti terribili l'uno ai danni dell'altro per difendere la propria fede, religiosa o politica che sia.

Se fossimo negli Anni Cinquanta la vicenda avrebbe il sapore della sfida tra i personaggi nati dalla penna di Giovannino Guareschi, don Camillo e Peppone, che architettano dispetti terribili l'uno ai danni dell'altro per difendere la propria fede, religiosa o politica che sia.

A Pradalunga a contrapporsi non sono sacro e profano, ma la società calcistica del paese e un gruppo di cittadini che vivono a poca distanza dal campo in sintetico «Franco Colombi». Un grande telo verde è stato posto il 7 dicembre sulla rete di recinzione, proprio davanti a un'abitazione, con la conseguenza non solo di impedire la vista, ma anche di togliere luce e calore agli appartamenti. Immediata la reazione dei residenti che hanno chiesto l'intervento della polizia locale.

«Gli agenti hanno effettuato un paio di sopralluoghi – commenta Enrico Rizzi, "oscurato" dallo striscione –. Intanto abbiamo scritto una lettera all'amministrazione, protocollata il 24 gennaio, per chiedere che il telo venga tolto. Quella copertura sta provocando danni alla casa. Se non ci risponderanno sarò costretto a fare causa».

Lo striscione è stato collocato dalla Pradalunghese calcio, che fa parte della Polisportiva, all'indomani di un alterco avuto a bordo campo tra residenti e sostenitori della squadra. L'episodio è l'esito di un contenzioso che ha come oggetto proprio il campo in sintetico, che già al momento della posa nell'estate del 2011, aveva sollevato proteste a causa del presunto odore di gomma che emanava.

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