Elezioni, seggi aperti dalle 8
Si può votare fino a lunedì alle 15

Tre le schede che domenica e lunedì gli elettori si vedranno consegnare al seggio: una per la Camera (scheda rosa), una per il Senato (gialla), l'altra (di colore verde) per presidente e consiglio regionale. Si può votare dalle 8 di stamattina alle 15 di domani.

Tre le schede che domenica e lunedì gli elettori si vedranno consegnare al proprio seggio: una per la Camera dei deputati (scheda rosa), una per il Senato della Repubblica (gialla), l'altra (di colore verde) per rinnovare sia il presidente della Regione Lombardia sia i membri del Consiglio regionale.

Tessera elettorale e documento
I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Per poter votare, al seggio i cittadini dovranno esibire, oltre a un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Chi l'avesse smarrita potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che oggi saranno aperti dalle ore 9 alle ore 19, mentre domenica e lunedì saranno a disposizione per tutta la durata delle operazioni di voto.

Votano due ultracentenari: 106 anni
Se decideranno di affrontare il freddo e la neve, i cittadini più anziani di Bergamo città che andranno a votare sono due ultracentenari: un uomo e una donna nati nel 1907, vale a dire con 106 anni di vita alle spalle. Questo vale anche a dire che – se hanno sempre esercitato il diritto di voto – stanno scegliendo i propri amministratori e rappresentanti al Governo da oltre sessant'anni – per il gentil sesso, a cui il voto è stato concesso nel 1946 – e da oltre ottanta per l'elettore maschio più anziano della città. Ma i due elettori ultracentenari sono solo due puntini nell'esercito di cittadini aventi diritto al voto: quasi 850 mila in provincia e circa 90 mila in città.

Al voto nella Bergamasca 846.475 persone
Traducendo il voto in cifre, rispetto alle ultime regionali - maggio 2010 - il numero complessivo di elettori di tutta la provincia è aumentato di quasi settemila cittadini, passando da 839.679 a 846.475. Aumentati sia uomini che donne: nell'intera provincia di Bergamo sono 414.543 gli uomini aventi diritto al voto (contro i 410.098 del 2010) e 431.932 le donne (nel 2010 erano 429.581). Diminuisce – ma solo di un migliaio – il numero degli elettori del Comune capoluogo, uno dei bacini di voto più ampi, con 90.876 elettori (di cui 4.707 sono all'estero), 46.654 donne e 39.520 uomini (nel 2010, alle ultime regionali, gli elettori erano 91.874, 49.610 donne e 42.264 uomini).

Camera e Senato: un solo segno
Semplici le modalità di voto per Camera (16 liste sulla scheda «bergamasca») e Senato (24 liste). Come spiega il ministero degli Interni, l'elettore esprime la propria scelta tracciando con la matita che gli sarà consegnata al seggio un solo segno (una «X» o un semplice tratto) sul contrassegno della lista prescelta.

Non è possibile manifestare alcun voto di preferenza: la lista di candidati è infatti bloccata, cioè i nominativi sono presentati in un ordine prestabilito al momento del deposito della lista stessa.

È importante sottolineare – rimarca il ministero – che, anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va sempre posto sul solo contrassegno della lista che si vuole votare e non sull'intera coalizione, pena l'annullamento del voto. Eventuali piccoli «sconfinamenti» su contrassegni limitrofi non sono però un problema.

Regione, c'è la preferenza
Verde il colore della scheda per la Regione Lombardia. Le modalità di voto, in questo caso, sono particolari, perché per le Regionali è previsto il cosiddetto «voto disgiunto», così come l'espressione di una preferenza per scegliere i consiglieri regionali.

Per voto disgiunto si intende la possibilità di votare il candidato presidente di uno schieramento o di un singolo gruppo e poi una lista che non fa riferimento a quel candidato presidente.

1 - Votare solo per un candidato alla carica di presidente della Regione, tracciando un segno sul suo nome. In questo caso il voto è valido solo per l'elezione del presidente e non si estende a nessuna lista provinciale.

2 - Votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e per una delle liste provinciali a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una sola delle liste. In questo caso l'elettore potrà esprimere anche una preferenza per un candidato a consigliere regionale della lista provinciale votata, scrivendone il cognome oppure il nome e cognome, in caso di omonimia, nell'apposito spazio

3 - Votare per un candidato alla carica di presidente e per una delle altre liste provinciali a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (questo, appunto, è il cosiddetto «voto disgiunto»). Anche in questo caso si potrà esprimere una preferenza per un candidato a consigliere regionale della lista provinciale votata scrivendone il cognome oppure il nome e cognome, in caso di omonimia, nell'apposito spazio.

4 -Votare a favore solo di una lista provinciale; in questo caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente della Regione a essa collegato.

Liste e candidati bergamaschi
I candidati presidenti per la Lombardia sono cinque, mentre 18 sono le liste provinciali che si sono presentate a Bergamo. La nostra provincia eleggerà nove consiglieri regionali. Il Consiglio regionale è composto da ottanta consiglieri, compreso il presidente della Regione. Il candidato governatore che ottiene il maggior numero di voti validi sul territorio regionale è eletto presidente. I consiglieri sono eletti con criterio proporzionale sulla base di liste provinciali circoscrizionali concorrenti, con applicazione di un premio di maggioranza.

Alle liste collegate al presidente della Regione eletto sono assegnati: almeno 44 seggi (il 55% dei seggi consiliari) se il presidente ha ottenuto meno del 40% dei voti validi; almeno 48 seggi (il 60% dei seggi consiliari) se il presidente ha ottenuto il 40% o più dei voti validi. In ogni caso, alle liste collegate al candidato eletto presidente non possono essere attribuiti più di 56 seggi (70% dei seggi complessivi). Per garantire la rappresentanza in Consiglio regionale di tutti i territori provinciali, in ogni circoscrizione elettorale deve essere attribuito almeno un seggio.

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