Gli standard urbanistici in centro
Si pagheranno cento euro in più

Se alle casse del Comune darà un minimo di ossigeno, agli operatori la delibera approvata ieri sera in terza Commissione non farà molto piacere. Il provvedimento, in materia di monetizzazione dei cosiddetti standard qualitativi, prevede infatti aumenti compresi tra il 20 e il 100 per cento. «I valori – ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta – erano fermi al '94-95 e quindi si tratta di un adeguamento giustificato. Stiamo parlando degli ambiti di trasformazione in cui, pur sussistendo l'obbligo per gli operatori di cedere al Comune aree da urbanizzare, gli stessi spazi cedibili non esistono e quindi si opta per la monetizzazione degli standard che va quantificata. Gli uffici hanno fatto un lavoro scrupoloso ottenendo una nuova mappa sulla base di un'attenta analisi delle zone e dei parametri economici». Tradotto in soldoni: significa che in centro si passerà dagli attuali 250 euro circa al metro quadro a 315 euro, mentre nelle zone più periferiche il corrispettivo aumenterà di circa 30 euro: da 100 euro al metro quadro a 131 euro. Una delibera tecnica che, come capita il più delle volte, ha ottenuto l'unanimità. Idem come sopra per la «rimozione dei vincoli alla determinazione del prezzo massimo di cessione delle abitazioni in edilizia economica e popolare», provvedimento, altrettanto tecnico, presentato dall'assessore all'Edilizia privata Tommaso D'Aloia, mentre l'accordo di programma tra Sacbo e Aviostil per la realizzazione del centro servizi aeroportuale è stato rinviato alla prossima seduta: «Abbiamo ricevuto la documentazione venerdì pomeriggio – ha protestato il commissario del Pd Marco Brembilla – con il weekend elettorale di mezzo era impossibile studiarla. Essendo una questione delicata chiedo che venga rimandata».

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