È vuoto il 40% degli alloggi
Ma in Val Cavallina si costruisce

A Ranzanico, in riva al lago, il Pgt ora al vaglio della Provincia prevede una nuova colatina di cement: nelle intenzioni della maggioranza guidata dal sindaco Sergio Buelli rilancerà il turismo in Valle Cavallina e l'occupazione in paese.

A Ranzanico, in riva al lago, il Pgt ora al vaglio della Provincia prevede una nuova colatina di cement: nelle intenzioni della maggioranza guidata dal sindaco Sergio Buelli rilancerà il turismo in Valle Cavallina e l'occupazione in paese.

«Nel corso di un'assemblea pubblica di presentazione del nuovo Piano di governo del territorio di Ranzanico – spiega il consigliere di minoranza Renato Freri – il tecnico estensore aveva fornito questi numeri: su 1.280 alloggi complessivi presenti in paese, 619 sono abitati, 661 vuoti. E il dato si ripete con percentuali simili in gran parte dei paesi della Valle Cavallina. Ma qui si continua a costruire».

Più o meno metà delle unità abitative sfitte, in vendita o comunque disabitate, alcune nuove di pacca, altre fatiscenti, altre ancora molto fatiscenti e dal destino irreversibile.

Negli Anni '90 un gruppo di don Chisciotte - il glorioso e ormai tramontato Nucleo ecologico Alta Val Cavallina - s'incarica di contare gli immobili vuoti censiti nei vecchi Prg ed erano circa il 30%. Oggi siamo ben sopra e ai soliti immobili invenduti da decenni si sono aggiunti quelli della recessione e dell'Imu di Monti. Conferma a malincuore Fiorenzo Cortesi, titolare insieme alla sorella dell'omonima agenzia d'intermediazione immobiliare di Casazza (e una sede a Trescore), tra le prime nate in Val Cavallina e tra le ultime sopravvissute al bastone della crisi: «L'invenduto si attesta attorno al 40%».

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