Caduto nel dirupo per 200 metri
Giulio Amighetti è morto sul colpo

Una caduta terribile per 200 metri. Lo hanno detto le forze dell'ordine parlando del ritrovamento del corpo senza vita di Giulio Amighetti, individuato martedì sera in uno strapiombo della Val Gola, sotto la località Camorelli.

Una caduta terribile per 200 metri. Lo hanno detto le forze dell'ordine nella mattinata di mercoledì 20 marzo parlando del ritrovamento del corpo senza vita di Giulio Amighetti, individuato martedì sera in uno strapiombo della Val Gola, sotto la località Camorelli.

A notarlo verso le 17,30 di martedì 19 marzo quando ormai i volontari della Protezione civile e i vigili del fuoco avevano già fatto ritorno alla base operativa, allestita nell'ex oratorio di Qualino, è stato Luca Delvecchio, 40 anni di Castelfranco di Rogno che, da solo, aveva deciso di fare un ultimo giro per vedere se riusciva a trovare il biker scomparso. E l'ha trovato, purtroppo senza vita.

A quel punto, Delvecchio ha dato l'allarme chiamando il 112 dei carabinieri, che dalla caserma di Costa Volpino sono arrivati con la terribile notizia dai familiari di Giulio, anche loro riuniti nell'ex oratorio.

Verso le 19,40 è scattata l'operazione di recupero del corpo del 25enne, quando gli uomini del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco sono partiti dalla base di Qualino e scesi alla località Fermata Castello, al confine tra Costa Volpino e Rogno. Da lì sono poi partiti per risalire, con meno difficoltà e con la necessaria attrezzatura, l'impervia Val Gola. Solo a notte ormai inoltrata, le operazioni di recupero della salma sono state completate.

Ora si è deciso di effettuare sul corpo solo un esame esterno: non pare infatti necessaria l'autopsia. Secondo i medici, data la caduta da un'altezza così elevata, il ragazzo sarebbe morto sul colpo.

Grande il dolore di tutta Costa Volpino, che si stringe intorno alla famiglia, alla mamma Teresa, il papà Lino, le due sorelle Anna e Serena. Giulio, 25 anni, venerdì era uscito sulla sua Specialized bianca per un giro su per le salite di Ceratello. Ma da quell'allenamento non è più tornato.

Le ricerche sono subito state avviate e sono continuate fino a martedì, nonostante la neve delle scorse ore. Imponenti le ricerche, moltissimi gli operatori coinvolti. Nella serata di martedì la terribile notizia che addolora  tutta la comunità di Costa Volpino, che in questi giorni ha sperato e pregato per Giulio.

Giulio viveva con la famiglia a Qualino di Costa Volpino, dove era stimato e benvoluto da tutti. «Un ragazzo così, ce ne sono pochi in giro» raccontano i residenti della frazione. Super appassionato di sport e di motori, ha praticato l'enduro, poi per qualche anno il rugby, e adesso si stava lanciando sulla mountain bike dopo aver provato la bici da strada. Altra passione di Giulio il modellismo e spesso andava a Ghisalba dove c'è un circuito apposta per le auto telecomandate.

Anche i colleghi di lavoro lo stimavano: alla Tokens, azienda leader a livello regionale nella gestione di apparecchi di intrattenimento elettronici (slot machines, videopoker e simili), Giulio Amighetti era arrivato un paio di anni fa. Era il tecnico che si occupa della manutenzione e della gestione degli impianti di tutta la valle Camonica. Serio e un gran lavoratore, sempre gentile e appassionato in ciò che faceva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA