Cronaca / Valle Cavallina
Venerdì 19 Aprile 2013
Banda usurai, preso il Ragno
Era ricercato da mercoledì
Giambattista Zambetti, l'uomo chiamato il «Ragno», accusato di far parte della banda degli usurai della Val Cavallina, è stato preso. La notizia è trapelata da fonti investigative nel pomeriggio di venerdì. Questa volta è stato lui a cadere nella ragnatela.
Giambattista Zambetti, l'uomo chiamato il «Ragno», accusato di far parte della banda degli usurai della Val Cavallina, è stato preso. La notizia è trapelata da fonti investigative nel pomeriggio di venerdì. Questa volta è stato lui a cadere nella ragnatela.
Troppo fitta la rete di controlli che le forze dell'ordine, i carabinieri in particolare, avevano stretto attorno a lui, a partire dal blitz di Solto Collina, dove Zambetti viveva in una sorta di villa-bunker. Il fuggitivo è stato ammanettato intorno alle 15 a Casazza mentre era in auto con il suo avvocato: il legale ha dichiarato che erano diretti in Procura perché il fuggitivo aveva deciso di costituirsi.
Zambetti è accusato tra l'altro di aver progettato un'evasione con candelotti di dinamite per liberare il figlio Mattia che con un altro complice aveva messo a segno una rapina in Slovenia, finendo però arrestato.
Giambattista Zambetti, 56 anni, è stato cercato a lungo - con un grande dispiegamento di forze - a partire da mercoledì a Solto Collina. Lui però era riuscito a dileguarsi. Nei pressi della sua abitazione i carabinieri avevano trovato, sotterrata in un campo, alcuni candelotti di dinamite: si tratta quasi certamente dell'esplosivo che avrebbe dovuto essere utilizzato in Slovenia per liberare Mattia Zambetti, 24 anni, figlio del Ragno, ed Eugenio Russo, 26 anni, parrucchiere di Monasterolo.
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