Estradato in Italia
il figlio del «ragno»

È stato estradato in Italia Mattia Zambetti, 24 anni residente a Spinone, coinvolto nell'inchiesta sul presunto giro di usura, estorsioni e rapine che ha portato in carcere, tra gli altri, anche il padre Giambattista.

È stato estradato in Italia Mattia Zambetti, 24 anni residente a Spinone, coinvolto nell'inchiesta sul presunto giro di usura, estorsioni e rapine che ha portato in carcere, tra gli altri, anche il padre Giambattista.

Mattia Zambetti stava scontando una pena in Slovenia per una rapina in banca con sparatoria commessa dell'agosto 2011 a Lucija, in cui un poliziotto rimase ferito, insieme ad Eugenio Russo, 26 anni, parrucchiere di Monasterolo. Il giovane, ex panettiere, nella tarda mattinata di ieri è stato consegnato dalla polizia slovena a quella italiana e rinchiuso in carcere a Trieste, dove gli è stata notificata l'ordinanza relativa all'operazione «Santa Lucia». È accusato di associazione a delinquere finalizzata all'usura, all'estorsione e alle rapine.

Proprio la villa di Mattia Zambetti a Spinone aveva lasciato a bocca aperta gli inquirenti per la sua magnificenza: giardino con ulivi secolari, palestra, un bagno faraonico. Mattia, tramite il fratello che era andato a trovarlo in carcere, nel 2011 fece anche arrivare al padre (il «Ragno») un messaggio che gli investigatori bergamaschi decifrarono subito: «Due chili di plastico puro completo».

Secondo il pm era la richiesta per progettare un'evasione durante il tragitto del furgone cellulare che il giorno del processo avrebbe portato lui e il complice in tribunale, ma il loro piano fallì.

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