Usura, estorsioni e due rapine
Sei i ricercati, tutti bergamaschi

Non c'è solo Giambattista Zambetti, detto il «Ragno», fra le persone ricercate. Sono sei le ordinanze di di custodia cautelare in carcere, nei confronti di altrettanti pregiudicati bergamaschi, che i carabinieri devono eseguire. Usura, estorsioni e rapine.

Non c'è solo Giambattista Zambetti, detto il «Ragno», fra le persone ricercate. Sono sei le ordinanze di di custodia cautelare in carcere, nei confronti di altrettanti pregiudicati bergamaschi, che i carabinieri devono eseguire. Usura, estorsioni e rapine.

Il blitz è scattato alle prime luci dell'alba di mercoledì fra le provincie di Bergamo, Brescia e Milano: in campo i militari del comando provinciale di Bergamo, ed in particolare quelli della compagnia di Clusone, coadiuvati dalle compagnie carabinieri territorialmente competenti, da unità cinofile e da un elicottero. L'indagine prevede anche 15 perquisizioni.

I provvedimenti cautelari sono stati emessi dall'autorità giudiziaria di Bergamo che ha concordato sullle risultanze investigative dei militari, relative ad appartenenti ad un gruppo criminale di origine bergamasca dedito principalmente all'usura e che, con estorsioni e rapine a mano armata, strozzavano imprenditori bergamaschi in difficoltà economiche per la crisi.

L'indagine è iniziata nel luglio 2011 per concludersi nell'inverno dello stesso anno. Nel corso dell'attività investigativa è stato possibile ricostruire le modalità con cui il gruppo criminale poneva in essere i reati contestati e si approvvigionava di armi.

Armi utilizzate nel caso di una rapina in villa (particolarmente grave, ai danni di una donna incinta, ad Albino il 2 dicembre 2010) o a danno di istituti di credito (come la rapina alla Banca di Koper a Capodistria il 16 ago 2011, dove in un conflitto a fuoco venne ferito un poliziotto sloveno).

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti due candelotti di esplosivo, vari assegni bancari e documentazione contabile, monili in oro ed alcuni orologi Rolex di dubbia provenienza.

Gli arrestati, tre al momento, si trovano in carcere a disposizione del magistrato. Altri due sono in carcere in Slovenia, l'ultimo è ricercato.

I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa alla presenza del procuratore capo, presso la Procura della Repubblica di Bergamo.

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