Abruzzo, tra le 281 vittime 20 bambini
Da Palazzo Frizzoni 150 mila euro

Il numero dei morti non si arresta e anche dopo quattro giorni dalle prime terribili scosse che hanno distrutto l'Aquila e i dintorni, l'Italia è ancora sotto choc. Il numero aggiornato delle vittime è salito a 281, di cui 20 bambini. Venerdì alle 11 funerali di Stato e giornata di lutto nazionale. Ulteriori aggiornamenti nella rubrica «Dal mondo» qui a fianco

Il numero dei morti non si arresta e anche dopo quattro giorni dalle prime terribili scosse che hanno distrutto l'Aquila e i dintorni, l'Italia è ancora sotto choc. Il numero aggiornato delle vittime è salito a 281, di cui 20 bambini. Secondo l'arma dei Carabinieri una delle vittime, di sesso maschile, non è stata ancora identificata. Il bilancio dei feriti, invece, sale a 1.500. I soccorritori sono 11.662, 17 i presidi sanitari e 41 le aree di ricovero. In tutto le persone assistite sono ventimila.

VENERDI' I FUNERALI DI STATO
Il numero delle vittime purtroppo non è ancora quello definitivo: alla vigilia dei funerali di Stato, che saranno concelebrati dal segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, ancora ci sono dispersi che i vigili del fuoco e il personale della protezione civile stanno ancora cercando. I funerali saranno celebrati alle 11, con 150 salme disposte sul piazzale del cortile interno della Scuola della Guardia di Finanza all'Aquila
per i funerali solenni. Al rito prenderanno parte anche il premier Silvio Berlusconi, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e i presidenti delle Camere Renato Schifani e Gianfranco Fini.

ANCORA SCOSSE
Intanto in Abruzzo la terra continua a tremare. Altre forti scosse sono state registrate in diversi orari. Il movimento tellurico è stato avvertito anche nella Marche, in particolare ad Ascoli Piceno, al confine con l'Abruzzo, e nella zona di Roma.

TRUFFE E SCIACALLAGGI
I problemi aumentano, infine, a causa dei continui atti di sciacallaggio e delle continue truffe di persone che cercano di approfittare della situazione. A Giulianova i carabinieri hanno denunciato due sedicenti sfollati, che si erano accampati insieme ai terremotati e si erano appropriati di generi alimentari senza averne bisogno. Un’altra persona è stata denunciata per aver aperto on line un sito per una raccolta fittizia di fondi per i terremotati. Il sito è stato poi oscurato. A Magliano dei Marsi i carabinieri, durante un’operazione antisaccheggio, hanno invece arrestato un latitante.

LA VISITA DI NAPOLITANO
Oltre al premier Berlusconi che ogni giorno si presenta nelle zone devastate dal terremoto, si è presentato nell'area colpita dalle scosse anche il presidente della repubblica Giorgio Napolitano. «Sono qui per dovere, per sentimento e anche per ringraziarvi per tutto quello che state facendo». Con queste parole il Capo dello Stato si è rivolto ai vigili del fuoco nella scuola della Guardia di finanza che ospita il quartier generale della Protezione civile per le operazioni nelle aree terremotate. Il presidente ha espresso «apprezzamento senza riserve per il governo e per la Protezione civile» e si è detto ammirato per la dignità delle abruzzesi, ma ha anche ricordato che alla base della tragedia esistono delle responsabilità. «Nessuno è senza colpa - ha detto in conferenza stampa -. Molti sono stati coinvolti nella costruzione dei palazzi crollati. Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti né coloriture politiche, non per battersi il petto ma per capire cosa è indispensabile e urgente fare per evitare che questi fatti si ripetano e perché si possa fare prevenzione, non con fantasiose profezie o impossibili previsioni, ma apprestando mezzi indispensabili perché case ed edifici resistano». Napolitano ha sottolineato l'urgenza di avere nuove norme di edilizia anti-sismica.
Intanto continua l'attività di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite, in campo ci sono 8500 persone: oltre 2000 vigili del fuoco, 1500 militari, 2000 forze dell'ordine e 3000 volontari. Gli 8.500 soccorritori sono organizzati in 5 centri operativi, ma ne sarà aggiunto un sesto per le altre situazioni fuori dall'area di 600 chilometri quadrati sui quali la scossa di ieri sera ha prodotto ulteriori danni, che devono essere verificati.

LA RICOSTRUZIONE
NElla tragedia si inizia anche a parlare di ricostruzione: da mercoledì 8 aprile hanno iniziato a lavorare un centinaio di tecnici della Regione per la verifica del danno, domani saranno oltre mille in campo. Anche se per una valutazione definitiva della spesa necessaria a coprire i danni serviranno 1-2 mesi. Le scuole chiuse a seguito del sisma saranno sottoposte per prime alle verifiche del loro stato. Riapriranno, naturalmente solo se in piena sicurezza, non tutte in una volta sola.
Oltre alla ricostruzione il premier ha allo studio anche un progetto di new town, città che, costruite in zone verdi, metteranno a disposizione case in più rispetto a quelle da ricostruire. Inoltre da L'Aquila il premier ha lanciato anche la proposta di elaborare 100 progetti di ricostruzione a e affidarli alle Province.

E IL COMUNE DI BERGAMO STANZA 150 MILA EURO
Con una variaizone di bilancio decisa giovedì sera dalla Giunta di PalaFrizzoni, il Comune di Bergamo ha deciso di stanziare 150 mila euro a favore delle popolazioni terremotate. Nei prossimi giorni il sindaco Roberto Bruni si incontrerà con i rappresentanti di Caritas e Camera di Commerico per fare il punto sugli aiuti.
Sempre per quanto riguarda la bergamasca, è stata allestita un'ulteriore Colonna mobile, composta anche da Brescia e Milano, composta da altri 50 volontari che porteranno un'altra cucina da campo, container bagno e tensostrutture logistiche per implementare i servizi già presenti.

REGIONE LOMBARDIA IN PRIMA FILA

Il campo della Regione Lombardia è a regime ed è di riferimento per la popolazione residente nelle frazioni orientali del Comune de L'Aquila. Il campo di circa 140 tende è diviso in due strutture: Campo 1 (Bazzano-Multisala Garden) con 500 ospiti e Campo 2 (Monticchio-campo sportivo) con 280 ospiti. Circa 60 ospiti sono stati trasferiti in strutture alberghiere sulla costa, mentre sono stati accolti circa 40 nuovi ospiti. I due campi distano all'incirca 1 chilometro e sono collegati via radio tra di loro. In totale sono presenti circa 320 volontari e operatori, con circa 80 mezzi operativi. Sono operative anche due cucine da campo, che hanno distribuito circa 1450 pasti il 7 aprile, circa 1550 pasti l'8 aprile, circa 850 pranzi nella giornata odierna (stimate circa 900 cene). Le cucine da campo sono punto di riferimento anche per le colonne dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell'ordine impegnate nelle aree di Bazzano e di Monticchio, e forniscono inoltre generi alimentari per la popolazione che ne fa richiesta.
Proseguono anche le attività di assistenza sanitaria alla popolazione presente al campo, con visite ambulatoriali e ricoveri in strutture ospedaliere.
Sono inoltre in corso le attività di verifica delle aree e degli edifici (impegnate 13 squadre da 2 persone ciascuna) e le valutazioni delle conseguenze della scossa notturna.

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