«Anche se la Brebemi sarà ultimata
a Milano nessuno drenerà il traffico»

«L’inaugurazione della Brebemi alla presenza di Napolitano si tenga all’idroscalo di Milano. È qui che l’itinerario dell’autostrada terminerà generando prevedibili ingorghi». L’assessore alle Infrastrutture della Provincia di Milano lancia l’allarme.

«L’inaugurazione della Brebemi alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si tenga all’idroscalo di Milano e non al casello di Fara Olivana. È qui all’idroscalo di Milano, infatti, che l’itinerario dell’autostrada terminerà generando prevedibili ingorghi».

L’assessore alle Infrastrutture della Provincia di Milano Giovanni De Nicola lancia l’allarme: le provinciali Rivoltana e Cassanese, nel tratto finale che porta dentro la città di Milano, non sono pronte a ricevere il traffico in uscita dalle barriere di Liscate e Pozzuolo Martesana dell’autostrada Brebemi.

Va subito detto che non si sta parlando dei tratti la cui riqualificazione è in carico a Bbm, il consorzio incaricato della costruzione dell’autostrada. Bensì dei tratti finali delle due provinciali: per quanto riguarda la Rivoltana dall’aeroporto di Linate fino alla fine di viale Forlanini; per quanto riguarda la Cassanese invece dalla galleria di Pioltello fino al collegamento con la tangenziale est.

Per entrambi la Provincia di Milano, secondo quanto riferito da De Nicola, ha da tempo pronti nel cassetto dei progetti di riqualificazione che però al momento, per ragioni tecniche ed economiche, sono ferme al palo. Da qui la decisione dell’assessore provinciale di mettere le mani avanti e, all’indomani dell’annuncio dell’apertura al traffico della Brebemi il 1° luglio, di lanciare un allarme.

«Secondo noi si sta trascurando il problema - afferma - per questo motivo dico: non facciamo l’inaugurazione a Fara Olivana dove tutto per luglio sarà apposto. Organizziamola invece all’idroscalo: l’annunciata presenza del presidente della Repubblica potrà accendere la necessaria attenzione mediatica e quindi aiutarci a sbloccare i progetti di riqualificazione della Rivoltana e Cassanese nei tratti da dove finirà quella a carico di Brebemi in poi».

Ma cosa sta tenendo bloccati i piani della Provincia di Milano? Nel caso della Rivoltana il problema non è economico ma soprattutto logistico. La riqualificazione Brebemi della provinciale arriva poco prima dell’idroscalo. Da lì in poi parte un tratto su cui c’è una serie di incroci semaforici. «È questo il punto più critico sui cui ci sarebbe la necessità di intervenire in tempi brevi - spiega De Nicola -. Il costo dell’intervento ammonta a circa 40 milioni di euro. Non è però il reperimento delle risorse economiche l’ostacolo principale bensì il fatto che alcune delle aree necessarie per realizzare i lavori di riqualificazione siano al momento interessati dai cantieri per la costruzione della linea metropolitana M4» il cui termine è previsto per l’apertura dell’Expo di Milano nel 2015.

Prettamente economico, invece, il problema per quanto riguarda la riqualificazione della Cassanese nel tratto fra la galleria di Pioltello e Segrate all’altezza dell’ex dogana. Il costo dell’intervento ammonta a 126 milioni di euro di cui 86, secondo quanto riferito ancora dall’assessore alle Infrastrutture della Provincia di Milano, è previsto che dovranno essere finanziati da privati nell’ambito di un progetto per la costruzione a Segrate di un centro commerciale collegato proprio alla Cassanese: «Il Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) - spiega De Nicola - ha dato tempo a questi privati fino a luglio di versare le necessarie fideiussioni. E se non lo faranno? La Provincia non potrà appaltare i lavori e a quel punto non so proprio come risolveremo la questione sulla quale non si può soprassedere se si vuole evitare che il traffico in uscita dalla Brebemi finisca in un imbuto».

Il rischio paventato comunque ormai sembra esserci perché, anche se alla fine i progetti della Provincia di Milano si sbloccassero, è chiaro che non potranno essere completati in tempo per l’apertura dell’autostrada prevista per il primo luglio.

Patrick Pozzi

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