Auricolare, microcamera e telefono

per superare l’esame della patente

L’esame scritto della patente ha intimorito tutti e c’è sempre qualcun che ci prova, a copiare e a fare il furbo. Lunedì mattina sono stati smascherati due ragazzi di 29 e 23 anni che affrontavano l’esame armati di auricolare, microcamera e telefonino.

L’esame scritto della patente ha intimorito tutti e c’è sempre qualcun che ci prova, a copiare e a fare il furbo. Lunedì mattina sono stati smascherati due indiani, che affrontavano l’esame armati di auricolare, microcamera e telefonino. I due - T. S., 29 anni di Credaro, e B. S., 23, di Grumello del Monte, entrambi regolari - sono stati denunciati dagli agenti della Volante per truffa e per aver violato la legge 475 del 1925 (quella relativa anche al divieto di plagio delle tesi di laurea).

Per superare l’esame i due si erano armati di tutto punto: auricolare nelle orecchie, microcamera nascosta in un ciondolo portato al collo e cellulare con sistema di trasmissione bluetooth fissato a una caviglia con del nastro adesivo. In questo modo speravano di ricevere risposte dall’esterno. Ma i commissari si sono insospettiti e hanno chiamato i poliziotti della Volante. «Sono stato io ad avvertirli - racconta Carmine Duraccio, responsabile dell’ufficio patenti - dopo che ci siamo accorti che avevano degli auricolari nelle orecchie. Sono dispositivi grandi come un fagiolo. Uno dei due l’aveva talmente incastrato all’interno dell’orecchio che gli agenti per recuperare l’auricolare volevano portare l’indiano al pronto soccorso».

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