Bagutta, non solo camicie
Gavazzeni si lancia nel «total look»

Antonio Gavazzeni guarda oltre le sue camicie Bagutta e alla 86esima edizione di Pitti Uomo, a Firenze dal 17 al 20 giugno prossimi, amplia l’offerta della collezione verso una filosofia «total look».

Antonio Gavazzeni guarda oltre le sue camicie Bagutta e alla 86esima edizione di Pitti Uomo, a Firenze dal 17 al 20 giugno prossimi, amplia l’offerta della collezione verso una filosofia «total look». Presidente di Ente Moda Italia e amministratore delegato con il cugino Andrea della Cit Spa di Arcore, il bergamasco si inventa un nuovo capo: dopo la camicia che non si stira e quella con i tre colli intercambiabili, per questa edizione primavera/estate 2015 presenta una giacca-camicia con un fit asciutto realizzata in lino denim di colore blu navy prodotto dal Cotonificio Albini.

«Si tratta di un lino di alta qualità trattato direttamente dall’azienda bergamasca – spiega Gavazzeni –: a questo capo sarà affiancata una collezione uomo e donna “total look” dal nome “Bagutta Evoluzione”: sempre made in Italy e prodotta in laboratori specialistici, sarà poi distribuita in esclusiva nei nostri monomarca a Milano e nei negozi multibrand nel mondo».

In collezione al Pitti, «che si conferma come sempre l’appuntamento fieristico più importante e concreto al mondo, per la moda maschile» sottolinea Gavazzeni, anche una linea di camicie in tinta unita ma anche dalle nuove fantasie, tutte disegnate dallo staff creativo dell’azienda capitanato dallo stilista del brand Angelo Figus. I colori passano dal blu indigo al verde antiruggine fino al ciliegia, con i materiali che si rinnovano: lino stretch, sempre Albini, tantissimo jersey fino ai cotoni jacquard placcati, che svelano il disegno man mano che si usano e si lavano. Nuova anche l’idea della stampa «tatuata» sul fianco o sulla manica della camicia: «Capi sempre più moderni, sia nel taglio stilistico sia nelle fantasie – continua Gavazzeni -, per una proposta che si fa sempre più variegata e per una clientela più internazionale». Per il Giappone, primo mercato estero per Bagutta con il 20% del fatturato export, fino in Russia, «che continua a crescere nonostante la crisi attuale», o in Cina, «dove ci siamo posizionati in oltre venti realtà multibrand».

Con un obiettivo importante sul 2014/2015: «Aprire due monomarca Bagutta a Roma e Londra», mentre la Cit Spa, oltre ai brand di proprietà Bagutta e Cit Luxury, continua a lavorare per conto terzi nel settore della camiceria da uomo e da donna, con marchi di alto livello nel panorama della moda: «Il fatturato della Cit per il 2013 è intorno ai 32 milioni, con 120 dipendenti: Bagutta è in crescita, responsabile del 30 per cento di questo dato economico». Con la nuova spinta di «Bagutta Evoluzione»: «Nasce pensando allo sviluppo del brand e anche perché, in un momento di mercato in generale difficile, è di basilare importanza continuare a investire sulla qualità, il servizio e l’innovazione creativa».

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