Beccato con piantine di marijuana
«esagera» e confessa pure lo spaccio

È stato fin troppo loquace nel processo per direttissima e ha confessato senza problemi che, oltre a coltivare marijuana, la spacciava anche. Così un 31enne di Sant’Omobono Imagna, incensurato, si è tirato ulteriormente la zappa sui piedi.

È stato fin troppo loquace nel processo per direttissima e ha confessato senza problemi che, oltre a coltivare marijuana, la spacciava anche. Così un 31enne di Sant’Omobono Imagna, incensurato, si è tirato ulteriormente la zappa sui piedi.

L’uomo, che ha raccontato di essere rimasto disoccupato tre anni fa e di aver dunque iniziato a coltivare la sostanza stupefacente per pagarsi l’affitto, era stato fermato per un normale controllo stradale, ma i carabinieri avevano scoperto all’interno dell’auto un seme e mezzo grammo di marijuana.

Era così scattata la perquisizione in abitazione, dove il 31enne aveva due serre con 22 piantine di marijuana alte una decina di centimetri. In più i militari dell’Arma avevano sequestrato 165 grammi di marijuana già essiccata, un pezzo di hashish e 2.200 euro in contanti.

In direttissima l’uomo ha ammesso le sue responsabilità aggiungendo che un terzo del raccolto annuale era per suo uso personale, mentre mezzo chilo veniva venduto in blocco al miglior offerente e che i soldi che aveva in casa erano frutto appunto della cessione della sostanza stupefacente.

Per coltivazione e detenzione, il 31enne è stato condannato a 18 mesi di reclusione con pena sospesa, per la cessione dovrà invece subìre un altro processo.

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