Belotti: il Pd dovrebbe fare «mea culpa» e chiedere scusa

«Con una mano Renzi distribuisce 80 euro a quasi 10 milioni di cittadini -e con l’altra ne chiede di più sotto forma di Tasi e altri balzelli (come quello sui conti correnti) a tutti i contribuenti» attacca il segretario provinciale leghista Daniele Belotti, candidato alle europee.

« Ecco spiegato, forse, il motivo per cui martedì 20 marzo il premier non s’è presentato in Comune dal sindaco Franco Tentorio. Anche un chiacchierone come Renzi non avrebbe trovato le parole per giustificare simili nefandezze, che si aggiungono ai 90 milioni di euro dei bergamaschi sequestrati a Roma dal patto di stabilità».

«Scelte scellerate prese dal governo centrale e che ricadono su comuni virtuosi come quello di Bergamo. Che contrariamente a Firenze non avrà nessun trasferimento straordinario di risorse da parte dello Stato. Ecco perché il Pd, anziché attaccare Tentorio e l’assessore Facoetti per bassi scopi elettorali e per altro nemmeno su basi veritiere, dovrebbe fare mea culpa e chiedere scusa ai cittadini»

«Ma l’arroganza dei sinistri radical chic è talmente forte da ribaltare i fatti e così invece di incolpare i governi Monti/Letta/Renzi per aver imposto la Tasi ai cittadini Misiani e kompagni attaccano Palafrizzoni; idem per la veranda abusiva di Gori: invece di censurare il comportamento del loro candidato sindaco, per loro il colpevole non è chi ha deturpato un’area ipervincolata, ma chi ha fatto il suo dovere di consigliere comunale e di cittadino denunciando l’abuso».

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